10 giorni in Provenza: un itinerario fra mare e lavanda
Aggiornato il 27 Giugno 2023 da Sara
Il nostro viaggio in Provenza non era stato assolutamente programmato. Un bel giorno di fine giugno 2020, un magnifico reportage di questa regione della Francia ci ha tentati: perché non partire per 10 giorni in Provenza?
Perché la Provenza?
Inizio luglio sarebbe stato il periodo migliore, non solo per vedere la fioritura della lavanda, ma anche per fare un po’ di mare sulla costa francese.
Già ci vedevamo per i nostri 10 giorni in Provenza attorniati da campi di lavanda e girasole. Potevamo già sentire nelle narici il profumo della lavanda in fiore correndo in mezzo ai campi.
La zona dei campi di lavanda della Provenza può essere tranquillamente visitata in un weekend lungo, ma noi, avendo una decina di giorni avevamo la possibilità di estendere l’itinerario alle zone vicine.
Vedi anche: 3 giorni in Provenza: un itinerario fra lavanda e villaggi
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10 giorni in Provenza: punti di attenzione
Sicuramente dobbiamo ammettere che il periodo della fioritura della lavanda è in assoluto il più affollato dell’anno.
Molte strutture vanno sold out molto in fretta e quelle che rimangono spesso hanno prezzi molto alti.
Noi, avendo deciso su due piedi di partire per questa destinazione, ci siamo dotati di tenda e tutto il necessario per poterci fermare di volta in volta nei campeggi sul nostro itinerario di 10 giorni in Provenza.
Fra l’altro, l’itinerario l’abbiamo definito strada facendo in base ai nostri interessi.
Vedi anche: La nostra guida ai campeggi in Provenza
Naturalmente quando si fa campeggio ci vuole molto più tempo per spostarsi di zona, ecco perché abbiamo deciso di fare minimo 3 notti per ogni tappa.
Se invece non avete vincoli potete decidere di cambiare hotel anche ogni giorno, ma il viaggio avrà sicuramente un ritmo più sostenuto.
10 giorni in Provenza: cosa includere nell’itinerario
La regione della Provenza, essendo vastissima, ha moltissimi punti di interesse più o meno lontani l’uno dall’altro.
Nei nostri 10 giorni in Provenza avevamo voglia di lavanda, e il plateau di Valensole e la zona del Luberon racchiudono anche molti altri tesori oltre alla lavanda.
Avevamo voglia soprattutto di natura grandiosa, di perdere il fiato davanti a immensi panorami, e quindi abbiamo incluso il Canyon del Verdon.
Ma nel nostro viaggio volevamo anche fare un po’ di mare ed esplorare un tratto di costa non molto conosciuto: la zona delle Calanques fra Cassis e Marsiglia ha risposto a questo bisogno.
Poco oltre, le cittadine di Avignone, Aix-en-Provence e Arles incantano, mentre è d’obbligo un tour della Camargue per poterne osservare la fauna.
Insomma, quello che ne è venuto fuori è stato sicuramente un itinerario molto variegato, pieno di spunti interessanti da poter eventualmente approfondire in un secondo viaggio e soprattutto un itinerario in panorami da sogno dai colori accesi di lavanda e girasoli, ma anche dai colori pastello delle tipiche cittadine provenzali visitate.
Allora che ne dite, partiamo insieme per scoprire questo itinerario?
GIORNO 0 – MILANO – MOUSTIERS-SAINTE-MARIE
Eccoci, siamo pronti per la partenza.
Da Milano a Moustiers-Sainte-Marie ci aspettano 450 km che prevediamo di percorrere in circa 6 ore.
Decidiamo di passare da Torino e dal Monginevro, tanto la Costa Azzurra la faremo al ritorno.
Attraverso splendidi paesaggi montani, arriviamo a Moustiers-Sainte-Marie nel primo pomeriggio, giusto il tempo per visitarla.
Si tratta di un borgo davvero delizioso, diviso in due da una cascata con un salto impressionante di decine di metri. L’atmosfera è rilassata, le case sono tutte fiorite e noi ci sentiamo già in vacanza!
Ci sistemiamo fissando il nostro campo base presso il Campeggio Le Vieux Colombier, proprio a due passi dal borgo.
Vedi anche: Cosa vedere a Moustiers-Sainte-Marie: porta del Verdon
GIORNO 1 – GOLE DEL VERDON
Non perdiamo tempo e iniziamo immediatamente la nostra esplorazione.
La meta della giornata sono le bellissime Gole del Verdon, che iniziamo ad ammirare dall’alto della D952. Alcuni punti panoramici permettono di scattare splendide fotografie del Lac de Sainte Croix, ma soprattutto del canyon e del fiume che vi scorre.
Intraprendiamo un paio di brevi trekking per arrivare ai punti panoramici dopodiché imbocchiamo la D23, la Route des Cretes, per dei panorami ancora più mozzafiato.
Ad ogni nuovo belvedere la vista è sempre più bella e in uno di questi decidiamo di consumare il nostro pic nic.
A poca distanza, presso Chalet La Maline, un caffè e un infuso vista canyon sono quello che ci vuole per proseguire nel nostro giro.
Tornati sulla D957, non possiamo evitare di improvvisare un servizio fotografico in mezzo alle balle di fieno di La Palud sur Verdon!
La tappa successiva è Point Sublime: lasciamo la macchina al Tunnel di Baou e facciamo una breve passeggiata nel kilometro finale del famoso percorso di trekking Blanc-Martel.
Il paesaggio è a dir poco splendido, il sole ancora alto, così ci dirigiamo verso una delle spiaggette sul lago Sainte Croix.
Ci piacerebbe noleggiare un pedalò, ma è un po’ tardi per farlo.
In effetti per godere al meglio di queste gole da tutti i punti di vista ci vorrebbero almeno un paio di giorni, che noi non abbiamo: per questa volta va così!
Torniamo al campo base per cucinare la nostra cena e rilassarci sotto le stelle.
Vedi anche: Visita alle Gole del Verdon: il Grand Canyon d’Europa, in Francia
GIORNO 2 – PLATEAU DE VALENSOLE
Questa è una giornata lungamente attesa: la ricerca della lavanda!
Non vediamo l’ora di poter ammirare infinite distese di lavanda sul Plateau di Valensole.
Dopotutto si tratta di una zona davvero vicina a Moustiers-Sainte-Marie.
Inizia così la nostra esplorazione, in lungo e in largo, del Plateau de Valensole.
Percorriamo avanti e indietro la D953 da Puimoisson, poi la D8 fino a Valensole, la D6 fino a Lavandes Angelvin per cercare i punti più fotogenici e individuare anche quelli migliori per il tramonto.
Siamo inebriati dal profumo della lavanda, dai colori dei girasoli, dal contrasto con i campi di grano, semplicemente sopraffatti dalla bellezza di questa zona.
Dopo il nostro consueto pic nic all’ombra di un albero, visitiamo un piccolo museo della lavanda a Valensole, completamente gratuito ma con interessanti pannelli esplicativi.
Torniamo verso Lavandes Angelvin per curiosare nello shop e per puro caso capitiamo in mezzo a un gruppo di turisti che hanno prenotato la proiezione del filmato esplicativo sulla lavanda.
Ci prendiamo talmente gusto che decidiamo di guidare fino a Apt, dove si trova la Distilleria Les Agnels, per imparare il metodo di estrazione degli olii essenziali.
La visita guidata è davvero molto interessante ed esplicativa, impariamo anche a distinguere la lavanda dalla lavandina.
Torniamo soddisfatti verso Valensole e mangiamo un boccone per prepararci allo shooting immancabile del viaggio: il tramonto sui campi di lavanda.
Inutile raccontarvi la meraviglia del momento: va assolutamente vissuta!
Vedi anche: I campi di lavanda più instagrammabili della Provenza
Vedi anche: Come si ottiene l’olio essenziale di lavanda
GIORNO 3 – IL LUBERON E LE OCRE
Smontato il nostro campo base, siamo pronti per spostarci verso il Luberon e visitare la zona delle ocre.
La nostra prima tappa è Roussillon col suo Sentier des Ocres, ma prima il percorso ci fa attraversare uno fra i più bei villages perchés della Provenza: Bonnieux.
Arrivati a Roussillon e pagato il biglietto di ingresso, dopo poco si arriva al primo punto panoramico con una vista su queste rocce dai colori accesi davvero stupenda.
Il contrasto con gli alberi è veramente bello e non possiamo fare altro che fotografare a più non posso.
Decidiamo di fare il percorso di trekking di colore giallo, quello corto, che però è molto panoramico.
La seconda tappa della giornata è Rustrel, per ammirare il suo Colorado Provençal, subito dopo il nostro immancabile pic nic sui tavoli del parcheggio di Rustrel.
Qui le ocre sono meno immediatamente fruibili. È necessario scarpinare un po’ per arrivare ai punti più belli del percorso ma decisamente non deludono le aspettative!
Riprendiamo la strada verso Gordes. Ecco, Gordes è davvero fotogenica e incredibile.
Così abbarbicata sulla collina è forse il villaggio che ci ha colpiti di più in questo tour.
Gordes è anche un gioiellino da esplorare con calma, ma noi possiamo dedicarle poco tempo.
A poca distanza, è visibile il Village des Bories, un antico insediamento, ma la nostra tappa successiva è l’Abbaye de Sénanque, ormai famosissimo simbolo di questa regione.
Di fronte all’abbazia, filari di lavanda in perfetto ordine, esattamente come nelle cartoline. Non possiamo evitare di scattare anche noi!
Il prossimo campeggio che scegliamo si trova a Isle sur la Sorgue: Camping la Coutelière è davvero delizioso e noi scegliamo una piazzola di fianco al fiume, una vera oasi di tranquillità.
Vedi anche: Itinerario nelle ocre del Luberon: fra sentieri e villaggi provenzali
GIORNO 4 – ISLE SUR LA SORGUE E FONTAINE DE VAUCLUSE
Dopo un po’ di relax in riva al fiume siamo pronti per visitare le due perle della regione: Isle sur la Sorgue e Fontaine de Vaucluse.
Isle sur la Sorgue è davvero carina con i suoi canali e le sue ruote idrauliche ricoperte di muschio.
La passeggiata è piacevole ma il centro è piccolino.
Prima di dirigerci a Fontaine de Vaucluse andiamo alla ricerca di un produttore di miele di lavanda per il nostro shopping mangereccio.
Fontaine de Vaucluse è molto più tranquilla, la giriamo un pochino dopodiché ci dirigiamo verso le famose sorgenti del fiume Sorgue: impressionante da dove sgorghi l’acqua!
E pensare che questa sorgente ha un primato!
Vedi anche: Provenza: in visita ai più bei villaggi sulla Sorgue
Vedi anche: In visita a Fontaine de Vaucluse e le sue sorgenti
GIORNO 5 – AVIGNONE E PONT DU GARD
La giornata di oggi sarà dedicata ad Avignone, la città del “famoso ponte”.
O almeno, sicuramente famoso per me, perché mia mamma mi cantava sempre la canzoncina quando ero piccola: la conoscete?
Insomma Avignone è una città tutta da visitare, partendo dal centro storico, il Palazzo dei Papi così impressionante.
Noi saliamo anche sul Rocher des Doms per ammirare il ponte dall’alto ed è una passeggiata molto piacevole.
Dopo un pranzo a base di patatine fritte e cozze andiamo a vedere da vicino il famoso ponte, dopodiché ci dirigiamo verso il Pont du Gard.
Per poterlo ammirare è necessario pagare un biglietto di ingresso molto salato… peccato, sarà per un’altra volta.
Vedi anche: Una giornata ad Avignone: itinerario nella città dei Papi
GIORNO 6 – ST MARIE DE LA MER, PORT GAU, CAMARGUE
Per questo nostro primo giorno di esplorazione della Camargue scegliamo la zona ovest.
Nonostante sia quella più affollata, è anche quella più iconica, e dove si mangia dell’ottimo pesce.
La nostra prima tappa il Parc Ornithologique Port de Gau, un parco dedicato soprattutto ai fenicotteri, anche se dimora di molte altre specie.
Rimaniamo incantati ad osservarli mentre cercano cibo sotto la superficie dell’acqua, si specchiano alla perfezione sull’acqua, e le esili zampe rosa sembrano spaccarsi da un momento all’altro tanto sono esili.
Non abbiamo il tempo per arrivare a La Digue à la Mer, quindi pranziamo velocemente a Sainte Marie de la Mer, dopodiché ci regaliamo un’oretta di puro relax navigando in battello sul Rodano.
Questa gita fluviale ci permette di avvistare tori, cavalli e uccelli di varie specie.
La brezza leggera ci accarezza il viso e il relax è assicurato.
Per la serata l’appuntamento obbligatorio è sicuramente Aigues Mortes, con le sue alte mura di pietra nel territorio paludoso.
All’interno delle mura, fra un gelato e un caffè, negozietti di tutti i tipi e ristoranti, assistiamo all’accensione delle luci, per un effetto di sicuro fascino.
Vedi anche: Due giorni in Camargue: guida alla visita
GIORNO 7- SALIN DE GIRAUD, MARTIGUES
Eccoci al secondo giorno di esplorazione della Camargue.
Stavolta ci spostiamo nella zona est della Camargue, una zona molto meno visitata e tranquilla.
La nostra prima tappa sono le magnifiche saline rosa di Salin de Giraud.
Qui trascorriamo un paio d’ore a esplorare i vari bacini per cercare quelli dai colori più intensi.
Spostandoci ancora verso est, ci fermiamo a fotografare immensi campi di girasoli a perdita d’occhio: un panorama magnifico.
Nel pomeriggio la nostra tappa sarà Martigues, un antico villaggio di pescatori che ha mantenuto un po’ di autenticità. Lo troviamo davvero affascinante.
Nel tardo pomeriggio montiamo quindi il nostro campo base nel campeggio Les Cigales di Cassis.
Mai nome fu più appropriato! Durante il giorno il frinire dei grilli è, potremo dire, quasi assordante, magnifico.
La sera Cassis si anima e diventa un centro vivace, ce lo godiamo passeggiando dopo cena per le sue viette.
Vedi anche: Cosa vedere a Cassis e dintorni
GIORNO 8 – AIX-EN-PROVENCE
Partendo da Cassis, decidiamo di visitare in giornata la città di Aix-en-Provence, non molto distante.
Considerata la città di Cézanne, Aix-en-Provence supera le nostre basse aspettative, rivelandosi in tutta la sua bellezza di città provenzale.
Quello che ci colpisce è soprattutto l’atmosfera che vi si respira, vivace, accogliente, una città d’arte e di acqua, considerata la capitale storica della Provenza.
Dopo aver parcheggiato a Fontaine de la Rotonde e ammirato la fontana omonima, passeggiamo lungo Cours Mirabeau, il viale più famoso della città.
Fontane sempre diverse si susseguono una dopo l’altra e andiamo a esplorarle tutte, oltre a entrare nel caffè più famoso della città, Les Deux Garçons, ritrovo preferito degli intellettuali dell’epoca.
Arriviamo in place Hotel de Ville, dove ci gustiamo un buon gelato e poi proseguiamo fino alla Cattedrale Saint-Sauveur, fra insegne degli squisiti dolcetti locali, i calissons.
Ci perdiamo nei negozi di souvenir così profumati di saponi di marsiglia e non possiamo resistere a comprarne qualcuno, nelle loro magnifiche scatoline di metallo dipinto.
Torniamo verso Cassis in tempo per cenare in uno dei ristoranti del porto, fronte mare, con un panorama magnifico.
Vedi anche: Una giornata a Aix-en-Provence: il nostro itinerario
GIORNO 9 – CASSIS E LE CALANQUES
Dopo aver esplorato le viuzze di Cassis la sera prima, stamattina prendiamo l’auto e ci inerpichiamo sulla fantastica Route des Cretes, per ammirare panorami spettacolari dalle scogliere a picco sul mare.
L’itinerario panoramico fino a Cap Canaille offre viste mozzafiato sull’intera costa e non possiamo fare altro che goderci questa meraviglia.
Tornati verso Cassis decidiamo di prendere parte a un tour in battello che ci permetterà di vedere dal mare ben 8 calanques.
Se avessimo avuto una giornata intera in più avremmo fatto il trekking fino a Calanque d’En Vau, ma sarà per la prossima.
L’esplorazione della costa è veramente stupenda, talmente tanto che decidiamo di fare il bis e tornati sulla terraferma noleggiamo anche una barca senza patente che ci permetterà di tornare nella baia di Calanque d’En Vau secondo i nostro ritmi e a nostro piacimento.
L’esperienza di guidare la barca è davvero elettrizzante, anche se occorre prendere visione di tutte le normative di sicurezza, ma alla fine è più facile a farsi che a dirsi.
Termineremo la giornata con un’oretta di relax sulla spiaggia cittadina, la Plage de la Grande Mère, un po’ affollata ma dall’acqua cristallina.
Vedi anche: Guida alla visita delle Calanques, la Costa Blu della Provenza
GIORNO 10 – MONTECARLO
I nostri 10 giorni in Provenza volgono al termine purtroppo. Cercavamo una tappa intermedia per spezzare il viaggio di ritorno verso Milano.
Montecarlo è il luogo ideale, non solo per assaporare un po’ di lusso e bella vita, ma anche per ammirare panorami magnifici.
Prima di scendere in città ci fermiamo in un punto panoramico davvero d’eccezione: la Tete de Chien offre una veduta aerea dell’intera costa e del mare, assolutamente da non perdere.
Dopo una passeggiata nel centro cittadino è ora purtroppo di tornare a casa, ma con nel cuore paesaggi magnifici e tanta meraviglia negli occhi.
La Provenza è davvero una regione straordinaria.
10 giorni in Provenza: quali modifiche per farlo stare in una settimana?
Se dovete stringere il programma di questi 10 giorni in Provenza, potreste sicuramente accorpare le lavande del Plateau di Valensole con il Luberon e le ocre di Roussillon, oppure con le gole del Verdon se pensate di ammirarle solo dall’alto.
Togliendo la tappa a Montecarlo e concentrando la zona della Camargue in una giornata sola potreste ricavare altri due giorni.
Oppure potreste visitare solo di volata i villaggi sulla Sorgue e accorparli alle ocre e al Luberon.
In questo modo potete ridurre i nostri 10 giorni in Provenza ai giorni che avete disponibili.
Vedi anche: I 5 luoghi più instagrammabili della Provenza