Itinerario di 15 giorni in Yucatan, Quintana Roo, Campeche e Chiapas
Aggiornato il 3 Novembre 2019 da Sara
Attraversando questi 4 stati a volte sembra davvero di trovarsi in paesi diversi.
Esplorare l’entroterra del paese con un’auto a noleggio ci ha permesso di apprezzarlo appieno, di essere autonomi nei nostri spostamenti e di assecondare i nostri tempi, il nostro desiderio di scoperta.
Quando poi si arriva sulla Riviera Maya sembra di essere entrati in un’altra dimensione, la zona hotelera di Cancún ci è sembrata decisamente spaventosa.
Purtroppo il tempo non è stato dalla nostra parte e ci ha costretti a cambiare qualche piano. Forse col sole certi posti ci avrebbero fatto un’impressione diversa, migliore, ma va bene così.
Dopo avervi dato dei consigli su come organizzare il vostro viaggio e sulla guida in Messico, siamo pronti per entrare nel vivo del nostro itinerario di 15 giorni.
Giorno 0: volo Italia-Cancún
Volo Delta con scalo ad Atlanta, arriviamo alle 19.51 locali.
Dopo una lunga attesa perché il contratto riguardava un’altra targa che non risulta disponibile, ritiriamo l’auto prenotata dall’Italia presso America Car Rental, una VW Gol. Aggiungiamo una Full Insurance per azzerare la franchigia di 1200$ e dimezzare il deposito di 600$.
Servendoci delle mappe offline scaricate su Google Maps, ci spostiamo a Puerto Morelos presso Hotel Gota de Sal. Qui la recensione.
Giorno 1: Holbox
Accompagnati da spruzzi di pioggia qua e là ci dirigiamo verso Chiquilá, da dove partono i traghetti per Holbox. Sono poco più di 130 chilometri e li facciamo in circa 2 ore, lasciamo l’auto in uno dei cortili che offrono il servizio di parcheggio davanti al porto e ci imbarchiamo sul primo traghetto.
Arrivati a Holbox sotto un cielo plumbeo, una golf car taxi ci accompagna a Villa Los Mangles. Qui la recensione.
Da segnalare un’ottima cena al Restaurante Milpa. Qui la recensione.
Giorno 2: Holbox
Purtroppo un acquazzone non ci dà tregua oggi, quindi niente mare e stradine totalmente allagate a Holbox.
Leggi anche: Guida a Holbox, un’isola premoderna
Giorno 3: Holbox, Ek Balam
Stamattina il sole splende, mentre la perturbazione si è spostata verso Rio Lagartos che sarebbe la nostra destinazione di oggi.
Il programma prevederebbe il ritorno in traghetto a Chiquilà in mattinata, un paio d’ore di strada per la visita del sito maya minore di Ek Balam e ancora poco più di un’ora di strada per Rio Lagartos e il suo tour in barca al tramonto con pernotto in loco.
Vedendo le previsioni, i locali ci sconsigliano di arrivare fin lì con un tempo simile, perché in caso di maltempo le escursioni vengono annullate. Decidiamo così a malincuore di cambiare programma, che peccato! Per fortuna l’hotel che avevamo scelto a Rio Lagartos è cancellabile anche il giorno stesso e così facciamo.
Visiteremo solo Ek Balam, piacevole perché poco affollato, fra un acquazzone e l’altro, e poi Valladolid. Qui pernotteremo presso “La Quinta Marciala”. Qui la recensione.
Degni di nota, sia l’hotel, che consigliamo, sia la cena presso “El Atrio del Mayab”, davvero squisita. Qui la recensione.
Leggi anche: Visita a Ek Balam, la città Giaguaro Maya
Leggi anche: Cosa vedere a Valladolid e dintorni
Giorno 4: Cenote Xkekén e Samulá
Dopo un’ottima colazione ma a prezzi europei presso il ristorante/bar Yerbabuena del Sisal, siamo pronti per visitare i nostri primi cenote. I cenote Xkekén e Samulá sono un vero spettacolo della natura.
Dopo un bel bagno rigenerante ci spostiamo verso Pisté, a 40 chilometri di distanza, la città di appoggio per il famoso sito maya di Chichén Itzá. Pranziamo in una polleria sulla strada e nel pomeriggio vorremmo già visitare Chichén Itzá ma un imprevisto ce lo impedisce, sarà per domattina.
Pernottiamo in ottima posizione presso Hotel Villas Arqueológicas, a 5 minuti a piedi dall’ingresso secondario del sito archeologico e ceniamo in hotel. Qui la recensione.
Giorno 5: Chichén Itzá, Mérida
La sveglia suona abbastanza presto e oggi ci dedichiamo alla visita di Chichén Itzá, trascorreremo nel sito circa 4 ore.
Se avessimo visitato Chichén Itzá ieri pomeriggio, come da programma, oggi avremmo potuto dedicare la mattinata a Izamal e al suo monastero, invece passiamo direttamente a Mérida in 1 ora e mezza di strada per trascorrervi il pomeriggio visitando il carinissimo centro storico.
Ceniamo presso il ristorante tipico yucateco, La Chaya Maya, sicuramente da consigliare. Qui la recensione.
Dopodiché pernottiamo presso Casa Catrina&Diego a circa 10 minuti a piedi dal centro. Qui la recensione.
Giorno 6: Uxmal, Campeche
Il programma di oggi prevede la visita mattutina di Uxmal (1 ora circa di distanza) e degli altri siti sulla Ruta Puuc, pioggia permettendo, per infine dirigersi verso Campeche (2 ore da Uxmal).
Nel pomeriggio visitiamo il delizioso centro storico di Campeche, ceniamo in uno dei ristorantini sul lungomare del Parador Gastronómico de Cocteleros e pernottiamo presso una stupenda perla coloniale, Hotel Socaire. Qui la recensione.
Giorno 7: verso Palenque, cascate Agua Azul e Misol Ha
Da Campeche a Palenque sono circa 5 ore di strada.
Visiteremo Palenque la mattina successiva, oggi invece ci dedichiamo alle cascate di Agua Azul e Misol Ha a circa 1 ora di strada da Palenque verso San Cristobal de las Casas.
Giorno 8: Palenque, cascate Roberto Barrios, pernotto a Escarcega
Arrivare presto a Palenque permette di godere di un po’ di solitudine. Il sito è meraviglioso e con una guida (disponibili all’ingresso) è possibile anche esplorare la foresta circostante, cosa altrimenti vietata.
Per pranzo ci fermiamo una polleria sulla strada principale, Asadero de Rox, il pollo migliore mai mangiato, e proseguiamo verso le cascate Roberto Barrios sotto a un temporale. Qui è possibile fare il bagno, ma oggi non è la giornata giusta.
Ripartiamo verso Laguna Bacalar spezzando la tratta e pernottando a Escárcega presso Hotel Yaakunah, dove ceniamo anche (3 ore circa da Palenque). Qui la recensione.
Giorno 9: verso Laguna Bacalar, e poi Tulum
Attraversando in auto la Riserva della Biosfera Calakmul, milioni e milioni di farfalle volano sopra di noi posandosi anche sull’asfalto, sono tantissime! Peccato non potersi fermare.
Superando le indicazioni per Chicanna e Xpujil, arriviamo a Laguna Bacalar in poco meno di 4 ore, dove cerchiamo di intravedere la Laguna fra le case e visitiamo il Forte San Felipe sperando in una vista migliore.
Pranziamo in riva alla laguna a Los Aluxes, che ha anche un piccolo molo utilizzabile dai non ospiti solo dalle 14.00.
Il vento è molto forte, in laguna le onde non permettono il giro in kayak che pensavamo di fare, così riprendiamo la strada verso Tulum, arrivando in circa 2 ore e mezza a destinazione.
Tulum è una cittadina piacevole in cui fare base, c’è vita e ampia scelta di ristorantini ma non caos.
Troviamo anche un ottimo prezzo per il pernottamento presso la Posada Malix Pek, che promuoviamo. Qui la recensione.
Giorno 10: Xcacel, Akumal
La nostra prima tappa è Xcacel, una spiaggia protetta famosa per la deposizione delle uova da parte delle tartarughe marine.
Il mare è agitato e il vento solleva tanta sabbia, così proseguiamo verso Akumal incuranti di falsi addetti al traffico, e troviamo un posticino nel parcheggio più vicino alla spiaggia.
Ignorando le varie guide et similia, ci tuffiamo con maschera e boccaglio e siamo fortunati a scorgere un paio di tartarughe che brucano le alghe.
Ci tuffiamo con la maglietta rigorosamente senza crema solare, visto che sembra essere causa di tumore in questi animali. Il mare purtroppo è nero di alghe e agitato e non merita alcuna foto. La stessa situazione la troviamo purtroppo anche alla famosissima spiaggia di Tulum, pazienza.
Giorno 11: Tulum rovine, Coba, Gran Cenote
Oggi siamo pronti per dedicare la mattinata alla visita delle rovine di Tulum.
Dopo un ottimo pranzo a base di pesce a La Coqueta di Tulum prendiamo la strada per Cobá.
Ci fermiamo al Gran Cenote, poco distante, di prezzo “umano”, ma molto bello e suggestivo e proseguiamo per Cobá.
Cobá è molto affascinante così immersa nella giungla. Si tratta del nostro ultimo sito maya e non possiamo esimerci dalla scalata della piramide di Nohoch Mul.
Giorno 12: Akumal, Playa del Carmen, Cancun, restituzione auto
Fatti i nostri zaini ci mettiamo in auto direzione Akumal per bissare la visita alle tartarughe, dopodichè facciamo un giretto a Playa del Carmen per un po’ di shopping e ci dirigiamo verso Cancún dove dovremo restituire l’auto.
Giorno 13: traghetto per Isla Mujeres
Un taxi ci porta a Puerto Juarez per prendere il traghetto Ultramar per Isla Mujeres. In mare il cielo finalmente si apre ed esce il sole per darci il benvenuto a Isla Mujeres. Preso possesso del nostro alloggio presso Apartment Luna D’Miel (Qui la recensione), possiamo esplorare quest’isola e rilassarci nella magnifica Playa Norte.
Leggi anche: Guida a Isla Mujeres, un gioiello messicano
Giorno 14: Escursione squali balena da Isla Mujeres
Una giornata indimenticabile facendo snorkeling con lo squalo balena.
Vedi i dettagli nell’articolo: Nuotare con gli squali balena in Yucatán.
Giorno 15: Isla Mujeres mattina e ritorno per volo 18.20
Noleggiato un carrito, una golf car, per qualche ora, dedichiamo quest’ultima mattinata alla scoperta di Isla Mujeres.
Visitiamo la Tortugranja e qualche spiaggia qua e là prima di tornare a Playa Norte per le ultime foto.
Col traghetto delle 14.00, un taxi preso al volo ci porterà in aeroporto in perfetto orario.
Isla Mujeres ci è rimasta nel cuore.
Cosa avremmo voluto aggiungere
Se avessimo avuto una settimana in più avremmo voluto dare spazio anche alle tappe seguenti:
San Cristobal De Las Casas con visite ai villaggi di San Juan Chamula e Zinacantan
Sicuramente una delle città più belle del paese, col suo vivace mercato e le strade antiche.
Raggiungibile in 190 chilometri da Palenque tramite una strada disagevole, vale comunque il viaggio.
Canyon Del Sumidero
Da Chiapa de Corzo partono le lance per esplorare il canyon, scavato dal fiume omonimo, che in alcuni punti raggiunge il chilometro di altezza. Fatto il biglietto, si sale con giubbotto di salvataggio e si parte quando la lancia è piena.
Chiapa de Corzo è raggiungibile con auto a noleggio senza dover prendere tour organizzati, in modo da poter aggiungere altre tappe, ad esempio San Juan Chamula è poco distante.
Chicanna, Xpujil, Becan, Calakmul
Dei siti archeologici maya molto suggestivi immersi nella giungla a circa 4 ore da Laguna Bacalar.
Yaxchilan e Bonampak
Sono dei siti maya sulla Carretera Fronteriza che costeggia il Belize, raggiungibili in giornata da Palenque.
Bonampak, famosa per i suoi affreschi, si trova a 150 chilometri di distanza da Palenque. Yaxchilan invece, più grande e importante, dista 170 chilometri di strada più 22 chilometri in barca. Si trova in una posizione mozzafiato su un’ansa a forma di ferro di cavallo del Río Usumacinta, posizione che le permise il controllo del commercio fluviale e ne fece una delle città maya più importanti della regione.
Per tale visita è meglio affidarsi a un tour organizzato oppure disporre di un veicolo proprio a causa della scarsità di mezzi pubblici e della lunga distanza. Per poter attraversare la giungla in territorio lacandone dovrete comunque obbligatoriamente servirvi del minibus dei lacandoni e normalmente il costo di questo trasferimento è compreso nei tour organizzati.
Riserva della Biosfera Celestun
Una riserva naturale di grande bellezza alla foce di un fiume, in cui si possono ammirare diverse specie di uccelli oltre ai fenicotteri e immergersi nella natura.
Isla Cozumel
Un’isola di media grandezza di fronte a Playa del Carmen, visitabile anche in giornata, meta usuale di crociere.
Ecco questo è un itinerario che davvero mi piacerebbe fare anche se non ci ho ancora mai pensato a livello pratico. Forse perché potendo partire solo in agosto il fattore climatico potrebbe non essere propriamente favorevole!
Agosto non è il mese migliore ma non si comporta neanche malissimo, forse all’inizio del mese puoi provarci 🙂
Ma tanto piove un sacco in ogni periodo dell’anno.
Che meraviglia il Messico! Ci sono stata, non ho fatto questo giro anche perché non ero in auto, ma ho visitato posti bellissimi! Ricordo bene Tulum e il sito archeologico, Playa del Carmen e un’indimenticabile escursione fatta nella biosfera di Sian’kan. Vorrei tornarci e visitare altro, magari questi posti che hai indicato!
Purtroppo noi abbiamo visitato il Messico in un periodo di brutto tempo e quindi abbiamo dovuto saltare alcuni pezzi del programma, ma di tutto quello che abbiamo visto ci siamo innamorati di Isla Mujeres.