Visita a Tangeri: la nostra guida alla porta dell’Africa
Aggiornato il 6 Febbraio 2023 da Sara
Definita la porta d’accesso dell’Europa all’Africa a guardia dello Stretto di Gibilterra, Tangeri è il Marocco che non ti aspetti. Vediamo insieme le informazioni principali per poter organizzare una visita a Tangeri: non ci metterete molto per innamorarvi di questa città, come è successo a noi.
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Parliamo di Tangeri
Arrivando a Tangeri, quasi si fa fatica a sentirsi davvero in Marocco. Tangeri è il Marocco soft, l’ideale porta di accesso al paese.
Tangeri è letteralmente una città ponte fra Europa e Africa, con gli abitanti che parlano marocchino e spagnolo, una mentalità aperta, una medina super moderna e curata, una città in generale che potrebbe fare concorrenza all’Europa.
Tutto questo è il risultato di 15 anni di modernizzazione, non credereste che Tangeri fino a due decenni fa fosse invece un luogo davvero poco raccomandabile, che la guida definisce addirittura squallido.
Re Mohammed VI si è fatto promotore della rinascita di Tangeri con vari progetti di rinnovamento edilizio, come il porto, un terminal per navi da crociera, ma anche la medina e dei viali della Ville Nouvelle.
Naturalmente, gli edifici bianchi dietro ai muri della medina ci ricordano che siamo effettivamente in Marocco, ma un tipo di Marocco che a noi ha letteralmente incantati, dal primo istante in cui ci abbiamo messo piede, direttamente al nuovo terminal del porto turistico.
Sì, perché noi siamo arrivati a Tangeri in traghetto dalla Spagna, con la nostra auto, in un più ampio on the road che ha toccato ben 5 stati e percorso ben 6500 km.
Arrivare a Tangeri, dopo una settimana in Andalusia, è stato come sentirsi a casa, come un’estensione dell’Andalusia, e questa è stata la sensazione più sorprendente per noi.
Noi che mettevamo piede nuovamente, dopo ben 12 anni, in un paese magico, e per un evento altrettanto magico: il matrimonio della sorellina di Khalid che si sarebbe svolto di lì a poco, ma questo è un altro racconto.
Visita a Tangeri: come arrivare
In aereo
Il mezzo più comodo per raggiungere Tangeri è ovviamente l’aereo: Ryanair ha alcuni voli low cost che possono fare al caso vostro.
Dall’aeroporto potrete poi prendere un taxi per il centro oppure noleggiare direttamente un’auto se avete intenzione di fare un tour. Noi abbiamo usato Aircar l’ultima volta che ci siamo stati.
In traghetto
In estate siamo arrivati in traghetto da Tarifa, dal sud della Spagna, con la nostra auto.
Il tragitto dura 1 ora fino a Tanger Ville, ma durante l’ora solare si arriva allo stesso orario della partenza perché fra Spagna e Marocco c’è 1 ora di fuso orario.
Attenzione, il porto di Tanger Med, dove arrivano i traghetti da Algeciras, si trova a 50 km da Tangeri. Questo secondo tragitto costa leggermente meno, ma essendo usato soprattutto per il trasporto merci è molto più affollato con tempi di attesa anche molto lunghi, non ne vale la pena.
Esistono traghetti anche da Valencia, Malaga, ma costano di più.
Visita a Tangeri: come muoversi
Il modo più facile, veloce ed economico per spostarsi a Tangeri è il taxi, tranne nella medina, in cui non possono entrare veicoli.
Se invece avete un’auto a noleggio, per l’accesso alla medina potete parcheggiarla nell’area parking vicino a Bab Kasbah, o comunque in qualunque luogo custodito alle porte della medina.
Ci sono parcheggi anche nelle strade attorno ai Jardin Mendoubia e Grand Socco.
Visita a Tangeri: quando andare
I periodi consigliati per una visita a Tangeri sono indubbiamente la primavera e l’autunno, ma anche in estate si sta bene grazie alla brezza marina.
L’inverno può essere invece molto piovoso con temperature fra gli 8 e i 17°C. Le precipitazioni sono più abbondanti fra novembre e gennaio.
Noi siamo stati a Tangeri a metà giugno durante un’ondata di caldo anomalo nel Mediterraneo ma il clima qui è stato molto sopportabile, a differenza dell’entroterra.
Quanti giorni dedicare a Tangeri
Possiamo dire che un giorno è sufficiente per girare la città, potreste aggiungere un mezza giornata per arrivare a Cap Spartel e alle Grotte di Ercole prima di spostarvi verso la tappa successiva.
Come orientarsi a Tangeri
La Medina, la città vecchia, è indubbiamente il vero must see di Tangeri, dove ci sono tutte le attrazioni principali e dove si svolge la vita marocchina.
La grande piazza del Grand Socco segna il punto di passaggio fra la Ville Nouvelle, la Tangeri moderna, e la Medina, il cui centro nevralgico è Petit Socco.
Le mura della medina sono intervallate dalle varie porte di accesso, le Bab, che hanno nomi univoci in base alla direzione, quindi è davvero impossibile perdersi. Ad esempio, Bab Marsa collega la medina al lungomare sul lato est, attraverso una bellissima muraglia recentemente restaurata, come anche Bab dar Dbagh.
All’interno della medina, poi, a nord della medina, c’è il quartiere fortificato della kasbah, dove al centro c’era il palazzo del sultano.
La bella Bab al Bahr, la porta del mare, è l’accesso sul mare sul lato nord, dalla kasbah, mentre Bab Kasbah è l’accesso alla kasbah dal resto di Tangeri, con Bab el Assa che segna il passaggio fra medina e kasbah.
Tornando al Grand Socco, la Ville Nouvelle si trova verso Sud, dove il centro nevralgico è Place de France.
Per un’idea di itinerario in città vedi anche: Cosa vedere a Tangeri: un’idea di itinerario
Dove alloggiare a Tangeri
Se visitate Tangeri per la prima volta, noi vi consigliamo di alloggiare all’interno della medina.
Sì, è vero che nella Ville Nouvelle ci sono le sistemazioni più lussuose ma solo alloggiando nel cuore di Tangeri, la sua medina, solo così potrete assaporare la vera atmosfera marocchina.
La sera le strade si animano, la città ferve, i suq sono in fermento e non c’è modo migliore per entrare in contatto con la cultura marocchina.
All’interno della medina ci sono poi bei riad senza dover spendere chissà quanto, se poi li scegliete a breve distanza dalle Bab, le porte di accesso alla medina, non dovrete neanche vagare per mille vicoli.
I taxi infatti non possono entrare nella medina, quindi dovrete raggiungere a piedi i riad, a meno che prendiate accordi con il riad stesso per farvi venire a prendere ad una delle porte di ingresso.
Altra opzione comoda potrebbe essere quella di alloggiare vicino a Grand Socco, ad esempio in Rue de la Kasbah o Rue d’Italie: sono raggiungibili in auto e segnano proprio l’ingresso della medina, quindi non avrete neanche problemi coi bagagli.
Naturalmente, all’interno della medina vi troverete quasi sempre a ridosso delle moschee, quindi prevedete un paio di tappi per le orecchie per non farvi svegliare dalla preghiera mattutina.
Se poi prenotate in uno dei tanti riad con terrazza panoramica sullo Stretto di Gibilterra avrete anche viste favolose sul mare, oltre che la possibilità di fare una deliziosa colazione marocchina direttamente in terrazza.
Se poi avete budget, anche se non esagerato, un riad davvero scenografico nella Medina di Tangeri secondo noi è Palais Zahia, curatissimo e dallo stile impeccabile. Si trova proprio di fronte a Petit Socco, quindi impossibile perdersi.
Trovate molte strutture su Booking.
Dove mangiare a Tangeri
Non è necessario consultare guide e diari per trovare ottimi pasti a Tangeri, basta guardare nei piatti dei clienti già seduti!
Tajine di carne e pesce, Harira, Couscous, spiedini la fanno da padrone un po’ ovunque, ma la particolarità del nord del Marocco è la presenza di piatti di verdure a volontà, cucinati e conditi nei modi più diversi.
Noi siamo andati sul sicuro cenando per due sere di seguito da Chez Hassan Bab Kasbah lungo Rue de la Kasbah, che cucina veramente bene e a prezzi ottimi. Ovviamente è un posto spartano, si fa il barbecue sul momento, l’accoglienza è top, ma non dovete stare troppo a guardare norme igieniche e formalità, perché qui non esistono.
Per pranzo invece ci siamo concessi momenti di puro piacere sulla terrazza più bella di Petit Socco a Le Bistrot du Petit Socco, che serve anche colazioni pantagrueliche. Ovviamente la posizione in pieno centro lo rende un po’ più caro.
Insomma, Tangeri ci ha conquistati e siamo certi che conquisterà anche voi!
Vedi anche: Il nostro itinerario in Marocco in una settimana