Visita al Jigokudani Monkey Park: la nostra guida
Aggiornato il 3 Ottobre 2021 da Sara
Se siete nei pressi di Nagano o state visitando le maestose Alpi Giapponesi, vale la pena fare una piccola deviazione per la visita al Jigokudani Monkey Park.
Qui potrete osservare i macachi giapponesi delle nevi, conosciuti anche come “Snow Monkeys”, immersi nelle acque termali di un onsen, magari attorniati dalla neve: una visione magica.
Noi abbiamo inserito questa tappa fra Tokyo e Kanazawa, dedicando al parco una mattinata nel mese di aprile.
Osservare queste scimmiette intente nel loro relax quotidiano nelle acque termali è davvero particolare.
Ad un occhio attento saranno subito chiari i rapporti di forza e le gerarchie all’interno del gruppo, sicuramente affascinante.
CONTENUTI DELL'ARTICOLO
Visita al Jigokudani Monkey Park: dove si trova
Questo parco si trova nella valle del fiume Yokoyu, nella prefettura di Nagano all’interno di un parco naturale più grande, quello di Joshinetsu Kogen a 850 metri di quota.
Qui c’è neve per almeno 4 mesi l’anno ed è una zona naturalistica molto suggestiva. L’accesso al parco è gratuito, tranne per quanto riguarda la zona di Jigokudani, il cui accesso costa 800 yen.
Il significato letterale di Jigokudani è “valle dell’inferno”. Non è difficile capirne il motivo: si tratta di una zona vulcanica, con densa attività termale, varie vasche all’aperto immerse in fitti boschi e ripidi pendii.
Il vapore che fuoriesce dal terreno ghiacciato è veramente impressionante.
Passeggiare nella neve alzando gli occhi alla fitta foresta, fra i vapori caldi, è qualcosa che a noi è piaciuto molto.
Il punto di accesso più vicino è il gradevole villaggio di Yudanaka.
Visita al Jigokudani Monkey Park: come arrivare
In treno
Il villaggio di Yudanaka è raggiungibile da Nagano tramite un treno della linea locale Nagano Dentetsu Line in 45 minuti, di cui è il capolinea.
Potete consultare gli orari per la data di vostro interesse sull’ottimo sito HyperDia. Verificate di avere spuntato fra le opzioni anche la voce “Private Railway”.
Come tempi di percorrenza dovrete calcolare almeno 90 minuti di treno da Tokyo fino a Nagano con l’Hokuriko Shinkansen e poi altri 45 minuti fino a Yudanaka.
Da Yudanaka per arrivare al parco potete prendere un bus dalla stazione, verificate gli orari in loco perché non sono molto frequenti, oppure un taxi. Se avete voglia di camminare sono circa 5 km.
Noi siamo stati accompagnati dal proprietario della nostra ryokan all’andata, mentre al ritorno abbiamo preso un taxi per 1800 yen.
Attenzione: la Nagano Dentetsu Line non rientra nel Japan Rail Pass. Il biglietto potrà quindi essere acquistato a parte direttamente alla stazione di Nagano per circa 1200 yen.
In bus
Da Nagano è possibile arrivare direttamente allo Snow Monkey Park in autobus in circa 40 minuti.
Si tratta della Shiga Kogen Line gestita da Nagaden Bus. Trovate gli orari sul sito ufficiale Nagadenbus.
Attenzione: dalla fermata del bus all’ingresso del parco si deve percorrere un sentiero nel bosco, sono circa 2 km.
In auto
Il parco è raggiungibile in auto da Tokyo in quasi 4 ore, sono 270 chilometri.
Neanche in questo caso è possibile parcheggiare vicino.
Vista la distanza, sconsigliamo di visitarlo in giornata, anche perché questa è una zona che va gustata.
Visita al Jigokudani Monkey Park: il parco
Questa valle è famosa per ospitare una popolazione di circa 200 macachi giapponesi.
Queste scimmie resistono al freddo invernale grazie alle sorgenti termali calde della zona, ecco perché di giorno si radunano nella sorgente termale calda del parco, o rotenburo, per rilassarsi, socializzare e riscaldarsi.
Questo parco, inaugurato nel 1964 per provvedere un rifugio ai macachi giapponesi che venivano cacciati a causa delle attività umane, è ora una destinazione turistica molto frequentata.
La scalinata con l’insegna segna l’arrivo al parco. All’ingresso c’è uno chalet in cui potrete pagare l’ingresso e riscaldarvi, oltre a prendere conoscenza delle norme di comportamento da adottare.
Oltre lo chalet un brevissimo sentiero condurrà al famoso onsen.
Visita al Jigokudani Monkey Park: le scimmie
Queste scimmie, libere e nel loro habitat naturale, sembrano essere le uniche al mondo interessate a fare il bagno nelle sorgenti termali.
Col passare del tempo si è purtroppo iniziato anche a dare loro da mangiare affinché tornino sempre. Questo atteggiamento ha sicuramente un po’ “inquinato” il loro comportamento naturale, ma nessuno le obbliga a entrare nell’acqua quindi è sicuramente un comportamento non indotto.
Troverete molte scimmie a mollo, sì, molte, ma non tutte. Fra queste scimmie la gerarchia è molto forte e chi non è autorizzato a fare il bagno caldo verrà cacciato senza indugi.
Nell’acqua le scimmie, oltre a riposare, si occupano anche della cura del pelo, si spulciano a vicenda, osservano i dintorni e bevono.
Stranamente, non sono affatto interessate ai turisti, come quelle del sud-est asiatico, non rubano nulla e non sono neanche aggressive. Non avvicinatevi troppo però!
Osservare il comportamento in acqua di questi animali è davvero particolare.
Potreste stare ore ad osservarle, a vedere come interagiscono.
Le loro espressioni, a volte così buffe, e il pelo così folto e morbido vi conquisteranno.
Visita al Jigokudani Monkey Park: quando andare
Se volete davvero vivere la magia del luogo dovete venire qui nei mesi invernali, quando la neve ricopre tutto col suo manto bianco.
Noi a metà aprile abbiamo trovato ancora un po’ di neve, anche se si stava sciogliendo.
In estate perderete molto del fascino del luogo, visto che la zona del parco vicino all’onsen è un po’ spoglia e sassosa.
Visto anche il gran numero di visitatori, vi consigliamo di arrivare presto al mattino. In tarda mattinata diventa molto affollato.
Il mattino è il momento migliore per l’osservazione, molte scimmie sono a mollo.
Visita al Jigokudani Monkey Park: dove dormire
I centri più vicini in cui trovare un alloggio sono, Yudanaka, la stazione di arrivo del treno, oppure la più famosa Shibu Onsen, a 3 chilometri dal parco.
Shibu Onsen racchiude in sé ben 1000 anni di storia e nove bagni pubblici, o sotoyu, noti per i loro poteri curativi. Raccolta e percorribile a piedi, indosserete il tradizionale yukata per frequentare i suoi bagni.
Anche Yudanaka non è da meno. Le sue stradine acciottolate ne fanno una destinazione tranquilla, ma con maggiore offerta di alloggi e ristoranti.
La chicca – Jigokudani Onsen Korakukan
Questo ryokan si trova all’interno del parco nazionale, proprio di fronte allo Snow Monkey Park.
Dispone di vari onsen all’aperto, anche privati, che è facile che possiate condividere con le scimmie!
Le camere tradizionali dai pavimenti in tatami sono riscaldate, i servizi sono in comune.
I prezzi non sono low cost, ma del resto siamo in Giappone.
Non esistono strade asfaltate che arrivano fin qui, inoltre il sentiero di accesso non è illuminato, ecco perché vi consigliamo di venire qui con uno zaino come bagaglio e prevedere di arrivare entro il tramonto.
Dalla strada sono 30 minuti di cammino.
La nostra scelta: Yudanaka Seifuso Ryokan
Fra i ryokan della zona abbiamo trovato una buona offerta per questa struttura, prenotata direttamente sul sito ufficiale Yudanaka Seifuso.
Si tratta di un ryokan tradizionale, semplice ma affascinante, con pavimenti in tatami, bagni in comune con washlet ipertecnologici e staff gentilissimo.
Possibilità di prenotare la colazione tradizionale all’orario desiderato e anche la cena Kaiseki.
Dotato di quattro onsen, di cui uno all’aperto, con accesso ad orari diversi per uomini e donne ma anche di un onsen privato che è possibile usare in coppia.
Si trova a 2 minuti a piedi dalla stazione di Yudanaka.
Visita al Jigokudani Monkey Park: dove mangiare
Vicino al parco
In prossimità del parco potete considerare Enza Café, situato proprio all’inizio del sentiero. Noleggia anche scarponi e attrezzatura da neve se ne siete sprovvisti.
Sembra che sia possibile pranzare anche al Kurakukan, il ryokan proprio di fronte al parco.
Yudanaka
A Yudanaka ci sono varie opzioni per il pranzo.
Per quanto riguarda invece la cena, dovete considerare che la maggior parte dei turisti che alloggia nei ryokan di Yudanaka generalmente prenota anche la cena tradizionale kaiseki all’interno del ryokan.
Ecco perché pochi ristoranti sono aperti a cena.
Noi, viaggiavamo troppo in low budget per la cena, così abbiamo fatto una passeggiata fra le strade deserte e dopo un po’ di ricerche nel freddo gelido della sera siamo approdati da Isamizushi.
Che dire, un locale molto piccolino davvero caratteristico. Seduti al bancone abbiamo assistito alla preparazione del nostro sushi. Sushi squisito, anche se molto piccante, presentato benissimo, qualità ottima e conto accettabile.
Visita al Jigokudani Monkey Park: come vestirsi
Se venite qui in inverno vi consigliamo di equipaggiarvi con abbigliamento adatto e impermeabile, non è raro che nevichi, e anche forte.
Attenzione alle scarpe, io avevo un paio di New Balance, nuove di pacca, l’unico paio portato in viaggio per limitare il peso ma per camminare nella neve non andavano affatto bene. Dove poi la neve si scioglie si crea una fanghiglia scivolosa visto che il sentiero di accesso è totalmente sterrato.
Inutile raccontarvi lo stato in cui erano le mie scarpe al ritorno dal parco, completamente inzaccherate di fango! Molto meglio degli scarponcini da trekking impermeabili.
In compenso, guanti, sciarpa, cappellino non devono mancare.
La nostra visita al Jigokudani Monkey Park
Veniamo gentilmente accompagnati all’inizio del sentiero di ingresso del percorso dal proprietario del nostro ryokan, che prima ci mostra dove si trova la fermata del bus per il ritorno.
Affrontiamo la salita iniziale con grinta e poi il percorso principalmente pianeggiante prosegue sul crinale della montagna in mezzo a un bosco.
Ai lati c’è ancora della neve e il sentiero sterrato in molti punti è completamente fangoso.
Sul lato scorre un torrente, siamo quasi tentati di metterci le mani dentro per sapere che temperatura abbia ma non tardiamo a scoprirlo, perché i condotti fumano! Magari evitiamo di scoprirlo.
Nel frattempo inizia a piovigginare, una minipioggia fastidiosa, apro il mini ombrello che ho in borsa.
Sono già quasi le 9, ma siamo da soli nel sentiero.
Quando arriviamo ad un gruppetto di case, che poi in realtà è il ryokan Korakukan, ma lo scopriremo dopo, saliamo finalmente la scalinata per accedere all’ingresso del parco sulla destra, dove paghiamo l’ingresso.
Ingresso nel parco
Poco oltre cominciamo a intravedere gruppetti di macachi che corrono e giocano e arriviamo infine al loro onsen privato.
Inizialmente è vuoto, ma in breve un paio di macachi provano a pucciarsi dentro sempre guardinghi su chi arriva.
C’è chi può entrare e chi no, e lo si capisce molto bene: uno viene addirittura addentato e cacciato in malo modo.
Osserviamo i macachi che si spulciano, che si rilassano nell’acqua, che cercano cibo, si mangiano le unghie. Sono tranquilli, vanno e vengono fra i visitatori come se niente fosse.
Gruppi di cuccioli stanno in disparte oppure si fanno trasportare dalla madre.
Altre scimmie arrivano per bere l’acqua dell’onsen, ma non entrano. Sicuramente c’è una gerarchia particolare che determina chi possa stare a mollo e chi no.
Siamo affascinati da queste creature, da come comunicano fra loro, dalle espressioni che fanno, dal folto pelo che avremmo quasi voglia di accarezzare.
Alcuni esemplari poi si stringono fra loro per riscaldarsi fuori dall’acqua formando un’unica palla di pelo color nocciola.
Le osservo attraverso il teleobiettivo, gli occhi, lo sguardo.
È la prima volta che vediamo delle scimmie così calme, così tranquille. Se ne stanno beatamente nell’acqua calda, socchiudendo gli occhi o stiracchiandosi le zampe.
In circa un’oretta il balconcino sull’onsen è pieno di turisti!
Purtroppo la pioggia non cessa e si trasforma quasi in neve, diventa così insistente che è quasi impossibile tenere la fotocamera in mano, che non è tropicalizzata, nonostante l’ombrello.
La sua copertura impermeabile dovrebbe essere nello zaino e invece sembra introvabile, così decidiamo di tornare indietro.
Ritorno alla stazione
Il sentiero del ritorno è ormai puro fango, il nostro passo svelto contribuisce ancora di più all’intensa colorazione marroncina delle mie scarpe nuove!
Scendiamo un bel po’, fino alla fermata dell’autobus, alla fermata ci sono gli orari di passaggio. Sono le 11.10 e il prossimo bus passerà alle 12.08, ma per noi è troppo se vogliamo prendere almeno il treno delle 12 per tornare a Nagano.
A piedi sarebbe troppo lontano, così ci facciamo aiutare da un addetto al parcheggio poco lontano. Non parla neanche una parola di inglese ma a gesti riusciamo a farci capire per chiedergli se gentilmente ci può chiamare un taxi per la stazione.
In una ventina di minuti arriva finalmente il nostro taxi e in altri 10/15 siamo di ritorno in hotel. Recuperati gli zaini ci fiondiamo in stazione. Qui il biglietto dobbiamo farlo noi alle macchinette automatiche scegliendo il kilometraggio. Per fortuna ci aiuta un addetto.
E anche questa visita tanto attesa è finita, ma in qualche ora saremo di nuovo, sotto la pioggia, a visitare Kanazawa.
Il Giappone è davvero fra i viaggi più belli che abbiamo fatto!
I macachi giapponesi, secondo me, sono spettacolari. Ce ne sono (strano ma vero) varie famiglie in Austria, in Carinzia. Un nobile locale ne portò alcuni lì negli anni ’70 e il clima era favorevole per loro: così si riprodussero. Ora vivono in una colonia immensa e sono meravigliosi.
Non sapevo di questa “emigrazione”, sicuramente sono degli animali molto speciali.
Oh Sara, non puoi immaginare la nostalgia nel leggere questo articolo. Io dovevo andare proprio in Giappone per il mio viaggio di nozze e questa era una tappa, ma a causa di problemi familiari il viaggio è stato annullato anche se speriamo di poterlo fare presto.
Mi dispiace tanto! Vedrai che lo riorganizzerai presto e ancora più bello!
Le tue immagini sono meravigliose e colgono certe espressioni e certi atteggiamenti che mi fanno davvero pensare a quanto le scimmie siano vicine a noi umani. Mi sembrano dei ragazzini con i cappotti di pelliccia, troppo belli! Davvero spettacolare e unico questo parco.
Sì trovo che queste scimmiette siano assolutamente fotogeniche 🙂
Non siamo mai state in Asia e prima o poi ci andremo, siamo sempre più attratte dalle zone occidentali, ma devo farti i complimenti per le splendide immagini di questo post! Sono davvero meravigliose!
Grazie 🙂
Sono rimasta molto incuriosita dal parco ma io purtroppo, andando a novembre, credo che la neve possa non facilitare la visita. Ho visto che voi avete trovato un po’ di neve anche in primavera, dovrò informarmi bene prima.
Bellissime le foto delle scimmie e carinissimo il vostro consiglio su dove dormire. Mi salvo questo post nel caso mi decida, grazie e buon anno!
Ciao Lilly, grazie a te per essere passata di qua! Secondo me la neve non potrà che aumentare la magia del posto e le scimmie sono davvero fotogeniche 🙂
I tuoi articoli sono sempre interessanti oltre a raccontare luoghi davvero da sogno che difficilmente riuscirò a visitare. Nel frattempo mi godo la lettura e la curiosa vita di questi macachi.
Ma no dai non dire così, ti auguro di poterli visitare tutti! Intanto i macachi erano proprio uno spasso.
Il Giappone è una delle mete che vorrei presto visitare: attendo che i miei figli siano un po’ cresciutelli per gestirsi il proprio zaino e non stancarsi di salire e scendere dai treni. Non voglio assolutamente perdermi questo parco: le smorfie delle Scimmie sono fantastiche! Abbiamo avuto esperienza solo di Scimmie “cattivelle” in Sudafrica e Thailandia… queste sono decisamente più carine!
Non solo sono più carine, ma non sono affatto aggressive e non si curano per nulla dei turisti!
Io non ho molto feeling con le scimmie! Una mi attaccò in un tempio a Bali e anche ad Ubud dove sorge un parco simile ho strillato tutto il tempo..
Vai tranquilla che queste non ti calcolano proprio 🙂
Complimenti e grazie, mi hai fatto vivere un sogno. Ho visto molte volte i macachi giapponesi delle nevi nei documentari, ma non ne avevo mai letto un’esperienza diretta, sei stata davvero fortunata.
Più che fortunata sono stata cocciuta 🙂 ho voluto per forza inserire le Alpi Giapponesi in un itinerario strettissimo pur di vedere i macachi e alla fine, nonostante le corse, ne valeva la pena.
Bellissime le foto!! *_* Fanno venire voglia di andare lì immediatamente! Sono troppo carine queste scimmie e mi fa piacere leggere che sono poco interessate ai turisti, ho un po’ la fobia per via di tutti gli scherzetti che solitamente fanno 😂🙈
Sì le scimmie delle nevi giapponesi sono assolutamente indifferenti ai turisti! Vai pure senza paura.