Itinerario in Giordania in 10 giorni fai da te
Aggiornato il 21 Febbraio 2021 da Sara
Chi non ha mai sentito parlare della favolosa Petra? Mai come dopo questo viaggio ci siamo resi conto che la Giordania non è solo Petra! Vediamo subito il nostro itinerario in Giordania in 10 giorni.
CONTENUTI DELL'ARTICOLO
Perché visitare la Giordania
Potremmo parlarne per ore!
La Giordania è un paese meraviglioso e ricco di storia che ci ha incantati ad ogni scorcio.
Più percorrevamo le sue strade e visitavamo le sue attrazioni e più rimanevamo affascinati da questo piccolo paese, sicuro e accogliente nonostante la sua posizione nel bel mezzo della polveriera del Medio Oriente.
Da nord a sud si tratta di un paese tutto da scoprire in un viaggio facile da organizzare in fai da te e anche relativamente economico.
Abbiamo affittato un’auto per poter essere autonomi negli spostamenti, ci siamo sentiti sempre al sicuro e ovunque siamo stati accolti con gentilezza e calore.
La compattezza del paese insieme ad una buona rete stradale con indicazioni chiare permette di raggiungere le varie tappe in pochissimo tempo.
Noi siamo davvero tornati estasiati da questo viaggio e consigliamo a tutti di visitare la Giordania.
Il nostro itinerario in Giordania
Nel nostro itinerario in Giordania in una decina di giorni abbiamo cercato di inserire le attrazioni principali in un tour tutto sommato soft e non troppo stretto.
Questo è stato un bene per far fronte ad alcuni imprevisti occorsi durante l’itinerario, primo fra tutti, aver bucato una gomma sul Mar Morto.
Purtroppo abbiamo dovuto tralasciare alcune cose, un paio di giorni in più ci avrebbero fatto comodo.
Vedi anche: Come organizzare un viaggio in Giordania fai da te
Cosa avremmo voluto aggiungere
Nel nostro itinerario in Giordania ci sarebbe piaciuto esplorare la riserva di Dana, ma anche l’estremo nord a Umm Qays.
Abbiamo dovuto saltare il castello di Shobak per questione di tempo, ma ci sarebbe piaciuto aggiungerlo.
E se avete solo una settimana?
Aqaba è facilmente e senza rimpianti eliminabile dall’itinerario, mentre molti saltano la visita ai castelli del Deserto.
Sarebbe anche possibile visitare il Mar Morto in giornata, giusto per farsi una nuotata. Attenzione ai mesi di apertura del Wadi Mujib.
Una opzione possibile:
Giorno 0: arrivo
Giorno 1: Amman
Giorno 2: Jerash, Umm Qays
Giorno 3: Madaba, Monte Nebo, Mar Morto
Giorno 4: Mar Morto, Wadi Mujib, tappa a Karak
Giorno 5: Petra
Giorno 6: Piccola Petra e arrivo per cena nel Wadi Rum, oppure tour nel Wadi Rum per passare il giorno 7 ad Aqaba.
Giorno 7: Wadi Rum
Giorno 8: Ritorno
Vediamo invece il nostro itinerario in Giordania in 10 giorni nel dettaglio.
Giorno 0: volo Italia – Amman
Arrivo serale con un perfetto volo Turkish Airlines con scalo a Istanbul.
Ritiriamo l’auto a noleggio prenotata tramite Montecarlo Rent e arriviamo a Madaba, che sarà la nostra base per i prossimi giorni.
Il Mosaic City Hotel si rivela un’ottima struttura al di sopra delle aspettative, da prenotare ad occhi chiusi.
Vedi anche: Cosa vedere a Madaba e dintorni
Giorno 1: Madaba, Monte Nebo
Dopo un’ottima colazione a base di pane e hummus (crema di ceci), oggi ci dedichiamo alla visita di Madaba.
Visitiamo la Chiesa Ortodossa di San Giorgio con la sua mappa della terra santa in mosaico e il suo centro, senza dimenticare i negozietti di souvenir.
Dopo aver pranzato nell’ottimo ristorante Haret Jdoudna in centro a Madaba, finiamo il nostro tour della città e verso le 16 ci dirigiamo al Monte Nebo.
Nonostante la foschia possiamo ammirare la vallata verso il Giordano e, leggendo i passi del Deuteronomio, immaginarci con Mosé, che da qui poté vedere la terra promessa prima di morire.
A cena torniamo ovviamente da Haret Jdoudna, una garanzia!
Vedi anche: Dove gustare la migliore cucina giordana a Madaba: Haret Jdoudna
Vedi anche: Visita al Monte Nebo: in vista della terra promessa
Giorno 2: Tour Castelli del Deserto – Madaba
Stamattina colazione a base di pane e babaganoush (crema di melanzane), dopodiché in auto ci dirigiamo verso Amman, da cui imboccheremo la strada per Azraq e il confine con l’Iraq.
Da qui, in un percorso ad anello visiteremo i cosiddetti “Castelli del Deserto” dei caravanserragli o residenze omayyadi iniziando da Qasr al-Kharana, per poi proseguire con il Qusayr Amra e il Qasr Azraq.
Dopo un pranzo a base di falafel freschi e patate fritte tagliate al momento insieme a gente del posto in un negozietto di cibo locale sullo stradone principale di Azraq, torniamo verso Amman. Stavolta imbocchiamo la strada più a nord in direzione Siria.
Dopo qualche chilometro arriviamo all’ultimo, il Qasr al-Hallabat.
La giornata finisce come al solito cenando da Haret Jdoudna e con una breve passeggiata verso il nostro hotel.
Vedi anche: Visitare i “Castelli del Deserto”: insolita Giordania
Giorno 3: Jerash – Madaba
Oggi la destinazione scelta è Jerash, la strada è ottima e il tragitto scorre veloce.
Poco prima di Jerash facciamo una breve sosta al Wadi Zerqa: si tratta del torrente Iabboc, menzionato nella Genesi capitolo 32 dove il patriarca Giacobbe lottò contro un angelo e ne ottenne la benedizione e il nuovo nome di Israele.
La visita di Jerash si svolge attraverso il magnifico Arco di Adriano, l’Ippodromo, la piazza Ovale col suo teatro romano, il Cardo e il Decumano fino al tempio di Artemide.
Noi abbiamo trascorso qui circa 4 ore ma è possibile ridurre i tempi.
Quando sono già le 15 ci fermiamo per pranzo in un fast food locale poco distante nella città nuova.
Il consiglio
Dedicando meno tempo alla visita di Jerash e magari potendo disporre di un pranzo al sacco sarebbe possibile proseguire la visita verso Ajloun e il suo castello.
Vedi anche: Guida alla visita di Jerash, l’antica Antiochia di Giordania
Giorno 4: Mukawir, Amman – Madaba
Dopo la consueta colazione ci dirigiamo verso Mukawir: qui su una collina sono ancora visibili i resti del Palazzo di Erode.
Fu proprio qui che, secondo lo storico romano Giuseppe Falvio, Salomé eseguì la sua danza di seduzione per ottenere la testa di Giovanni Battista.
Vedi anche: Visita a Mukawir: la collina del palazzo di Erode il Grande
Dopo la visita ci dirigiamo verso Amman.
Iniziamo con la visita della sua cittadella coi suoi templi e palazzi in posizione dominante su Amman.
Proprio qui sorgeva l’antica Rabba, la grande città degli ammoniti menzionata per nome nella Bibbia. Proprio mentre era in corso l’assedio di Rabba da parte delle truppe del re Davide, lui a Gerusalemme peccò con Betsabea e spedì il marito di lei, Uria, proprio a morire in battaglia a Rabba.
Nel III secolo, poi, la città venne ricostruita da Tolomeo: chiamata Filadelfia, fu poi inclusa fra le città della Decapoli e menzionata ancora nella Bibbia dall’apostolo Giovanni.
Tutti e 3 i nomi sono chiaramente indicati all’ingresso.
Finita la visita verso l’ora di pranzo scendiamo dalla collina verso il teatro romano sottostante approfittando di un panettiere che sta sfornando bontà dolci e salate.
Proseguiamo la nostra visita di Amman su Hashmi Street fra negozietti e bazar, superando la Moschea di Husseini fino a consumare le suole delle scarpe in Amman Downtown, fra souk e bazar.
Giorno 5: Wadi Mujib, Mar Morto
Oggi facciamo il check out con destinazione Mar Morto.
Prima di rilassarci a galleggiare nelle sue acque ci dirigiamo al Mujib Bridge, dove svoltiamo per entrare nel parcheggio del Visitor Center della Riserva della Biosfera del Mujib.
Qui ci aspetta un’esperienza di canyoning risalendo il Wadi Mujib fino a una cascata.
Finito il divertimento ci dirigiamo verso la zona dei resort del Mar Morto.
Qui pranziamo in un fast food prima di fare il check in all’Holiday Inn Resort per due mezze giornate di meritato relax in spiaggia.
Il consiglio
Se non volete pernottare in loco, il Mar Morto potete ridurlo a poche ore in una spiaggia attrezzata oppure in una semplice “nuotata” in una spiaggia non attrezzata per poi proseguire verso la vostra prossima destinazione.
Vedi anche: Visitare il Wadi Mujib: escursionismo e canyoning in Giordania
Vedi anche: Come visitare il Mar Morto dal lato giordano
Giorno 6: Mar Morto, Karak
Rimaniamo in spiaggia fino al check-out, dopodiché riprendiamo la nostra auto costeggiando il Mar Morto verso sud, purtroppo molte zone sono totalmente prosciugate.
La destinazione è Karak con il suo castello, ma prima, sulla strada che si inerpica sulla collina, possiamo notare i mattoni bruciati di Bab-Adh-Dhraa.
Bab-Adh-Dhraa è un sito archeologico che si ritiene essere l’antica Sodoma, menzionata nella Genesi insieme a Gomorra per la depravazione dei suoi abitanti. Tale comportamento gli valse la distruzione da parte di Dio con fuoco e zolfo dopo aver tratto in salvo Lot, nipote di Abraamo, e le sue figlie.
Imboccata la Strada dei Re, o Via Regia, arriviamo a uno dei castelli crociati meglio conservati del Medio Oriente.
Prima della visita cerchiamo un panettiere per uno spuntino veloce.
Ora siamo pronti per entrare nel castello di Karak.
Con alte mura a strapiombo, la visuale dall’alto è davvero ampia e spazia in tutta la vallata. Siamo ora a 950 m e ci rendiamo conto di quanti livelli abbia questa costruzione: sono 7, alcuni scavati direttamente nella roccia.
A mano a mano che esploriamo i vari livelli, la cucina, la cappella, le prigioni, anche con l’ausilio di torce, siamo sempre più impressionati dalla crudeltà verso i prigionieri, costretti a vivere in loculi bassi e bui senza possibilità di scampo.
Finita questa visita riprendiamo la strada verso Wadi Musa, dove alloggeremo presso Al-Rashid, che non consigliamo, anche se la posizione sulla rotonda centrale di Wadi Musa è molto comoda.
Il consiglio
Se è il giorno giusto (lunedì, mercoledì o giovedì) potete partecipare all’evento Petra by Night.
Vedi anche: Cosa vedere nella magica Petra, guida alla visita fai da te
Giorno 7: Petra
Questa è una giornata lungamente attesa, la visita di Petra. Sarà una giornata decisamente stancante ma ne vale assolutamente la pena.
Oltre al Tesoro è imperdibile la visita del Monastero e dell’Altare del Sacrificio.
Il consiglio
Indossate scarpe comode perché ci sarà molto da camminare, cappellino, occhiali da sole e portate con voi acqua e snack. L’acqua è possibile acquistarla anche all’interno del sito e c’è un ristorante con pranzo a buffet.
Vedi anche: Cosa vedere nella magica Petra, guida alla visita fai da te
Giorno 8: Piccola Petra, Wadi Rum
Visto che il nostro appuntamento al Wadi Rum è previsto alle 17, stamattina abbiamo tempo per visitare con molta calma Piccola Petra.
Piccola Petra si trova a 9 chilometri da Petra e secondo noi vale la pena dedicarle un po’ di tempo, la tranquillità e la pace del luogo lo rende quasi magico.
Vedi anche: Visita a Piccola Petra, una piccola meraviglia giordana
In realtà un paio d’ore sono sufficienti per visitarla, ma se avete fretta e dovete saltarla del tutto potete arrivare direttamente al Wadi Rum in massimo 2 ore di strada.
Arrivati al Wadi Rum, avendo ancora un’oretta prima dell’appuntamento, esploriamo i villaggi beduini di Twayseh e Mensheer, dando una sbirciata ai campi tendati all’esterno della zona protetta raggiungibili in auto. Sono davvero grandi e dispersivi e siamo felici di aver prenotato la notte in un campo tendato all’interno del deserto.
Arrivati al Visitor Center e pagata la quota di ingresso al Wadi Rum, lasciamo l’auto al parcheggio, l’ultima striscia di asfalto prima del deserto, e veniamo caricati su una vecchia Toyota coperta dal nostro autista Salama.
In circa mezzora arriviamo alla nostra destinazione, il Bedouin Whisper Camp, per questa notte solo per noi.
Dopo la cerimonia del the, l’ammirazione del tramonto e la cena bedouina a base di zarf, la serata finisce con canti beduini e, allo spegnersi delle luci, l’osservazione della via lattea.
Il consiglio
Dormire una notte in un campo tendato all’interno della zona protetta è un must. Il buio, il silenzio, il cielo stellato, il rumore del vento, per un’esperienza che non dimenticherete facilmente!
Vedi anche: Guida al Wadi Rum, come vivere il deserto rosso della Giordania
Giorno 9: Wadi Rum, Aqaba
Poco dopo l’alba siamo pronti per il nostro tour giornaliero del Wadi Rum.
Accompagnati da Salama, andiamo alla scoperta di archi di roccia, canyon, petroglifi nabatei e panorami meravigliosi. Il pranzo beduino improvvisato all’ombra del canyon aggiunge magia a questa avventura.
Ci sembra di essere sul set di un film ambientato su Marte, ma qui ne hanno girati anche molti altri!
All’approssimarsi del tramonto recuperiamo la nostra auto alla volta di Aqaba.
Il consiglio
E’ possibile concordare i tour nel Wadi Rum per qualunque durata desideriate, ma è necessaria almeno una mezza giornata in jeep per le tappe principali, meglio se una giornata intera.
Vedi anche: Guida al Wadi Rum, come vivere il deserto rosso della Giordania
Giorno 10: Aqaba
Aqaba, sul Mar Rosso, ha un souk interessante ed è famosa per la sua barriera corallina.
È infatti una destinazione per i sub, noi ci siamo limitati a un po’ di relax in spiaggia.
È poi possibile ripartire da qui per l’Italia se avete prenotato un volo multitratta.
Se invece tornate da Amman, in 4 ore da Aqaba sarete in aeroporto.
Meravigliose le tue fotografie, con il racconto così dettagliato mi sembra di vederla la Giordania. Il Wadi Rum è uno dei miei sogni! Purtroppo non abbiamo ancora avuto occasione di andarci, ma mi piacerebbe moltissimo dedicarle un numero di giorni adeguato per poter vedere tutte le sue meraviglie e non solo quelle più conosciute.
Ciao Veronica, sono felice che ti sia piaciuto il mio racconto! Concordo con te che la Giordania non andrebbe fatta troppo di corsa, 10 giorni sono davvero il minimo sindacale e abbiamo tralasciato molte cose. In 2 settimane piene sarebbe stato possibile inserire anche il nord, con Umm Qays e Ajloun, la riserva naturale di Dana e il castello di Shobak, oltre a poter dedicare un giorno in più a Petra: uno solo non basta!
Ciao Sara! Molto bello l’itinerario, prenderò spunto per il mio viaggio a novembre!
Posso chiederti quanto “polverone” si alza nel tour in jeep nel Wadi Rum? Viaggerò con un bimbo piccolo e non vorrei fosse infastidito dalla sabbia e dal vento…
Ciao Martina, la Giordania è davvero tutta bella 🙂
Polverone nel Wadi Rum se ne alza, anche se dipende un po’ dalla Jeep, noi eravamo in una coperta quindi era un po’ meno.
Nulla di davvero insopportabile comunque, a meno che non ci sia tanto vento.
In caso tieni a portata di mano un foulard di cotone, noi avevamo indossato dei turbanti per coprire eventualmente naso e bocca, magari puoi “bardarlo” così, anche un po’ giocando.
Ciao
meraviglioso il tuo racconto,posso farti un paio di domande?si possono usare i leggins e inoltre la notte in tenda nel wadi rum come vestirsi?con pigiama andro a novembre
grazie ciao marisa
Ciao Marisa, dunque per i legging non ti saprei dire, in generale sono sconsigliati capi aderenti e attillati, ma dipende molto anche dalla tua sensibilità verso la cultura islamica, o magari con una t-shirt particolarmente lunga o sotto una tunica potrebbero andare.
In tenda nel wadi rum dipende da che tipo di alloggio hai prenotato, che livello di confort ha. Anche in estate piena di notte si gela letteralmente quindi a novembre non sarà diverso. Prevedi magari un bel pile oltre al pigiama.
Noi abbiamo dormito in tende di lana di capra super basic con coperte di lana pesanti (no cuscini né lenzuola) e sotto le coperte si stava bene, ma col pile.
Ciao Sara, ora che ho voglia di andarci qualcosa devo fare.
Dovevo andarci 2 anni fa ma il Covid ha fatto saltare tutto, avevo progettato quasi tutto ma purtroppo ho dovuto rimandare.
Ora però è giunto il momento, estate 2023 sarà fatto, quindi grazie per aver reso così vivoil tuo viaggio ed acceso l’interesse per la Giordania.
Solo un paio di domande generiche:
– Tu lo consigli il viaggio senza guida autoctona quindi? Io e famiglia abbiamo sempre fatto viaggi per conto nostro un pò dappertutto e mi domandavo se la Giordania fosse un paese safe, noi abbiamo fatto anche il Marocco in maniera autonoma e devo dire che a parte il caos delle grandi città, il resto non da ha dato preoccupazioni particolari.
– Oltre a prenotare durante la tratta i vari hotel/pensioni a chi ci si può rivolgere per la notte nel deserto?
Ti ringrazio e complimenti ancora
Luigi
Ciao Luigi, grazie per essere passato di qua 🙂
La Giordania è un paese sicurissimo, quindi sì, consiglio assolutamente il fai da te, ovviamente dotati di una buona assicurazione di viaggio e alla guida di un buon veicolo.
Anche per la notte nel deserto è possibile usare vari siti di prenotazione come Booking, oppure, una volta trovati i campi di tuo interesse, contattarli direttamente.
Alcuni sono raggiungibili con la vostra auto, altri no. Ovviamente è più bello se non sono raggiungibili con la vostra auto…
Valuta bene che tipo di esperienza vuoi fare nel deserto, se wild oppure luxury, se sul limitare del deserto oppure all’interno della zona protetta, in pieno deserto, in questo articolo Guida al Wadi Rum: vivere il deserto rosso della Giordania trovi alcuni suggerimenti su come scegliere il campo.
Per il resto sono qui 😉
Come hai fatto a contattare il Bedouin Whisper Camp se mi puoi dare un idicazione grazie
Ciao Luciano, nel loro sito trovi i contatti https://www.11days.info/bedouinwhispers/contact.htm
Tieni presente che è molto “wild”, niente di lussuoso o confortevole 🙂