Cosa vedere a Pico, Azzorre centrali
Molto frequentata dai turisti grazie al suo vulcano così fotogenico, i panorami di Pico non vi deluderanno. Ora che vi abbiamo dato le info principali per organizzare la vostra permanenza qui, vi diciamo cosa vedere a Pico per godere al massimo delle sue bellezze.
Venite con noi!
Vedi anche: Guida a Pico nelle Azzorre centrali
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Madalena
Madalena, oltre a una bella chiesa, la Igreja Matriz de Santa Maria Madalena, ha un paio di musei carini:
- Museo de Cachalotes e Lulas, museo dei capodogli e dei calamari, con la collezione di un biologo marino che ha dedicato ben 50 anni alle ricerche su questi animali
- Museo do Vinho, nell’ex convento dei Carmelitani, con gli antichi strumenti dedicati alla produzione del vino.
Gruta das Torres
Decisamente da non perdere una visita a questo tunnel di lava a poca distanza da Madalena.
Si tratta del più lungo tunnel vulcanico delle Azzorre conosciuto di oltre 5 km, scoperto nel 1990.
Si parte dal Centro de Interpretação, dall’architettura moderna e, muniti di casco e torcia si segue una guida esperta all’interno del tunnel totalmente buio.
Vi consigliamo scarpe da trekking poiché il fondo è irregolare, ma vi consigliamo anche di prenotare la visita in anticipo, tramite email, perché spesso e volentieri ha il tutto esaurito.
Zona de Adegas e mulini a vento
Non perdetevi l’occasione di esplorare le Adegas, ovvero la zona vinicola intorno a Madalena, fra Criaçao Velha e il nord di Pico.
Questa zona di vigneti è diventata nel 2004 Patrimonio dell’Umanità UNESCO e non si fa fatica a capirne il motivo.
Vale la pena passeggiare fra i muretti a secco di pietra lavica nera che delimitano le viti in piccole celle. Questi muretti le proteggono dal vento, ma soprattutto assorbono il calore del sole durante il giorno e lo ridistribuiscono all’interno durante la notte.
Disseminate fra i vigneti anche le tipiche abitazioni locali in pietra lavica nera con le porte rosse, le Adegas.
Potete anche abbinare alla visita una degustazione di vini prodotti qui, come il Terras de Lava e Basalto, oppure l’onnipresente Verdelho.
Il punto di riferimento è il Centro de Interpretação da Paisagem da Cultura da Vinha a Santa Luzia.
Qua e là, anche dei bellissimi mulini a vento, alcuni restaurati e visitabili all’interno.
Uno scenografico si trova proprio all’interno dei vigneti di Criaçao Velha: il drone immortalerà un panorama magnifico, sia dal lato di Pico che dal lato di Faial.
Montanha do Pico
Coi suoi 2351 m slm, la Montanha do Pico è la cima più alta, non solo delle Azzorre, ma di tutto il Portogallo.
Questo vulcano è una vera sfida per gli escursionisti, soprattutto per la variabilità del clima, spesso molto nebbioso, ma anche per il terreno accidentato e roccioso.
Il trekking, per quanto non difficilissimo, è comunque lungo, con circa 3/4 ore necessarie per la sola salita, ma del resto, il dislivello è di ben 1100 metri, non si può salire qui senza un minimo di allenamento e abbigliamento tecnico.
Il sentiero parte da Casa da Montanha, ed essendo il percorso limitato a 160 persone al giorno, vi consigliamo di prenotare online la vostra salita, soprattutto in alta stagione.
Lagoa do Capitão
Il lago più fotogenico di Pico, soprattutto quando il vulcano è libero dalle nubi, è questo.
Lagoa do Capitão, di un blu profondo, è circondato da prati verdissimi, ma soprattutto dalle sagome contorte degli allori e dei ginepri, che ne hanno fatto ormai la cartolina ufficiale di Pico.
Il vulcano sullo sfondo del lago è veramente super instagrammabile, peccato che noi lo abbiamo trovato sempre avvolto da nubi.
Altopiano del Pico
Il Planalto Central, un altopiano disabitato a circa 800 m di altitudine, è denso di coni vulcanici e laghi che ne hanno coperto il cratere.
La EN 2 divide Pico quasi a metà, mentre Lagoa do Capitão si trova a ovest della strada, verso il Pico, a est della strada serpeggia un percorso denso di verdissimi panorami a perdita d’occhio.
Qui le mucche pascolano placidamente e si incontra qualche lago qua e là, parzialmente o totalmente immerso nella nebbia a secondo dei giorni.
La prima che si incontra è la piccola Lagoa do Landroal, seguita dalla Lagoa do Caiado e poi dalla Lagoa do Cabeço dos Grotões. Si prosegue verso Lagoa da Rosada, quando non è avvolta dalla nebbia e poi verso molti altri laghi vulcanici fino ad arrivare all’estremo est di Pico.
Calheta de Nesquim
Una ridente cittadina in cui il Capitano Anselmo costruì la prima nave delle Azzorre per cacciare i capodogli.
Si viene qui solitamente per visitare il suo museo sulle balene, che però, è molto piccolino. Secondo noi invece la bellezza di questo antico villaggio di pescatori è la chiesa costruita direttamente sul porto, molto scenografica.
Nelle vicinanze si trova anche un bel mulino a vento restaurato, oltre a delle piscine naturali proprio sotto a un ristorante, il Saragaço, che a pranzo offre un buffet molto economico.
Piscine naturali
Le migliori piscine naturali di Pico sembrano essere quelle della Furna de Santo Antonio, a poca distanza da São Roque.
E naturalmente non mancate di ammirare gli splendidi cespugli fioriti di ortensie che ci sono lungo le strade!
Vedi anche: Cosa vedere a Faial, la ilha azul delle Azzorre