Cosa vedere a Tangeri: un’idea di itinerario
Aggiornato il 14 Dicembre 2022 da Sara
Dopo avervi dato tutte le informazioni essenziali per organizzarvi al meglio per la vostra visita, vediamo insieme un’idea di itinerario per cosa vedere a Tangeri, una città che ci ha letteralmente incantati.
Siamo certi che non vedrete l’ora di visitarla.
Vedi anche: Visita a Tangeri: la nostra guida alla porta dell’Africa
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Un itinerario a Tangeri?
Ve lo anticipiamo, non sarà un itinerario nel vero senso della parola.
In effetti, nelle città marocchine, soprattutto nelle medine, sarebbe quasi impossibile rispettare una dopo l’altra ogni tappa di un itinerario. Cosa più importante, non crediamo sia il modo migliore per farlo.
Il fascino delle medine marocchine sta proprio nel poter vagare, anche senza meta, alla scoperta di angoli nascosti e pittoreschi.
La magia di lasciarsi trasportare semplicemente dal posto, incantandosi davanti ai mille colori e profumi dei suq e lasciandosi guidare solo dal proprio istinto.
Sì, però quello che vogliamo fare qui, è soprattutto darvi una miniguida per riuscire ad orientarvi facilmente nel dedalo di viuzze, dandovi dei punti di riferimento.
Come orientarsi a Tangeri
Vedendo la mappa della guida per la prima volta, oppure la mappa di Booking per cercare un alloggio, potreste inizialmente sentirvi un po’ confusi, in effetti non è subito intuibile come è strutturata la città.
Iniziamo col dire che Tangeri ha una bellissima medina, la città vecchia, circondata da mura, che è il fulcro della vita marocchina, con riad, ristoranti e ovviamente gli immancabili suq.
La medina è circondata da porte di accesso pedonali in corrispondenza delle varie Bab (porte) che collegano la medina col resto della città.
All’interno della medina si può quindi girare solo a piedi, le auto non possono entrare nella medina. Se quindi alloggiate all’interno della medina, dovrete entrarvi a piedi bagagli alla mano.
A nord della medina, in posizione più rialzata ma sempre all’interno delle mura, si trova la kasbah, il quartiere fortificato che un tempo ospitava il palazzo del sultano ed era usato come centro amministrativo.
A sud della medina si trova invece la Villa Nouvelle, la città moderna, con edifici altissimi, hotel di lusso e un intenso traffico veicolare.
Il punto di contatto principale fra medina e Ville Nouvelle è in corrispondenza di Grand Socco, una grande piazza che storicamente è sempre stata un fulcro commerciale della città.
Iniziamo quindi il nostro itinerario da Grand Socco, che deve le sue origini al mercato che vi si teneva un tempo.
Cosa vedere a Tangeri: la kasbah
Entrando nella medina da Grand Socco, potreste risalire la medina per visitare la kasbah come prima tappa.
La kasbah, circondata da mura all’interno della medina, è una zona poco affollata, con ville lussuose risalenti agli anni 20.
L’antico Palazzo del Sultano (Dar el Makhzen) risalente al XVII secolo, è ora il Museo della kasbah, accanto alla porta principale della medina, Bab el Assa, ritratta da Matisse nel 1912.
Dar el Makhzen fu costruito da Moulay Ismail e fino al 1912 fu residenza del sultano Moulay Hafid, anche se tale dimora non era ritenuta degna di un sultano secondo il suo parere.
Il palazzo ha due cortili interni con decorazioni moresche, soffitti in legno e fontane di marmo, oltre alle colonne di origine romana, simili a quelle di Volubilis.
All’interno ceramiche di Fes e Meknes.
Da qui si apre Bab al Bahr, la porta del mare, con un bellissimo panorama sullo stretto di Gibilterra, da non perdere.
Cosa vedere a Tangeri: la medina
Subito sotto la kasbah si trova la tomba di Ibn Batutta, uno dei viaggiatori più famosi del mondo arabo, anche se quando siamo stati noi era chiusa.
Da qui non perdetevi la possibilità di imboccare stradina dopo stradina la discesa verso Petit Socco.
Attraverserete tutti i vari suq, non dimenticate di contrattare per i vostri acquisti.
L’intera medina è stata perfettamente restaurata ed è un posto assolutamente sicuro per passeggiare, anche senza meta.
Petit Socco, o Zoco Chico (mercatino) pare fosse grande il doppio in passato, mentre si trattava di una zona malfamata fra prostituzione e spaccio. Oggi non ha più nulla di tutto questo e si stenta addirittura a crederlo.
Se arrivate a Petit Socco all’ora di pranzo potete approfittare della magnifica terrazza con pergolato di Le Bistrot Petit Socco, altrimenti vale la pena salire anche solo per sorseggiare un buon atay, un tè alla menta marocchino.
Dopo questa pausa potete proseguire verso la Légation Américaine, un museo dedicato al riconoscimento ufficiale degli Stati Uniti d’America nel 1777: il Marocco fu la prima nazione a riconoscerli e questo fu il primo edificio di proprietà americana all’estero.
Una sala del museo è dedicata a Paul Bowles.
Tornando da Petit Socco a Grand Socco attraverso Rue es Siaghin, la strada degli orafi, percorrete quella che era la strada principale di Tangeri negli anni 30 del novecento.
Qui c’è la Chiesa dell’Immacolata Concezione, costruita nel 1880 da un missionario spagnolo, l’unica chiesa all’interno della medina. Attualmente ospita le Missionarie della Carità di Madre Teresa.
Dietro alla chiesa c’era il quartiere ebraico, che controllava il commercio di metalli preziosi, tuttora in vendita nella stessa strada, insieme a negozi di cambio valuta e souvenir.
Cosa vedere a Tangeri: la Ville Nouvelle
Tornati a Grand Socco, la piazza principale e più antica di Tangeri, possiamo passare alla Ville Nouvelle, costruita in stile europeo, che si estende a ovest e a sud dell’antica medina.
I vicini Jardins Mendoubia ospitano una dracena di oltre 800 anni, oltre a graziosi edifici coloniali. In cima alla collina al centro del parco un monumento con cannoni, con il discorso di re Mohammed V a sostegno dell’indipendenza del paese.
A poca distanza, la chiesa di St. Andrew del XIX secolo, una chiesa anglicana con un interno nello stile di Fes, un testo del Padre Nostro in arabo ma anche citazioni del Corano.
Nel suo cimitero sono sepolti alcuni stranieri che si trasferirono qui.
Proseguendo verso sud si arriva al fulcro della Ville Nouvelle di Tangeri, Place de France.
La principale attrattiva di Place de France sono i caffè, soprattutto dal tardo pomeriggio in poi.
Il leggendario Gran Café de Paris risale agli anni 20 e ha i migliori posti all’aperto per curiosare sulla movida cittadina.
A est di Place de France, da non perdere la cosiddetta Terrasse des Paresseux, una piazza/terrazza belvedere da cui si può vedere addirittura il porto di Tarifa attraverso i canocchiali.
Cosa vedere fuori Tangeri
Cap Spartel
12 km a ovest di Tangeri e raggiungibile comodamente in taxi, Cap Spartel è il promontorio più nordoccidentale dell’Africa, proprio all’ingresso dello stretto di Gibilterra.
Qui si incontrano Mar Mediterraneo e Oceano Atlantico.
Grotte di Ercole
A sud di Cap Spartel, la spiaggia affacciata sull’Atlantico è interrotta da uno spuntone roccioso. Qui ci sono le cosiddette Grotte d’Ercole.
La leggenda vuole che le grotte fossero la dimora di Ercole.
La particolarità di queste grotte è l’apertura sull’oceano dalla forma che assomiglia alla sagoma del continente africano.
L’ingresso è gratuito, tranne una piccola grotta.
Chefchaouen
Ebbene sì, la splendida città blu di Chefchaouen è più vicina a Tangeri che a qualunque altra città del Marocco!
Non dovrete fare altro che inforcare la vostra auto a noleggio e in un paio d’ore sarete arrivati a destinazione.
In caso non siate automuniti, dalla Gare Routière Municipale partono i pullman di CTM per la Gare Routière Chaouen, con una percorrenza di poco meno di 3 ore.
All’arrivo alla stazione vi basterà trovare un petit taxi, mi raccomando, che sia ufficiale, per farvi portare alla medina.
Vedi anche: Il nostro itinerario in Marocco in una settimana