Guida alla visita dell’Agra Fort, il Forte Rosso di Agra

Guida alla visita dell’Agra Fort, il Forte Rosso di Agra

2 Dicembre 2024 0 Di Sara

Aggiornato il 8 Dicembre 2024 da Sara

Anche se l’attrazione principale di Agra è il Taj Mahal, una
visita al suo Forte Rosso non può mancare nel vostro programma, soprattutto se
volete anche ammirare il Taj Mahal da un’angolazione diversa. In questa guida alla visita dell’Agra Fort vi porteremo per mano alla scoperta di questo forte, uno dei forti moghul più belli e suggestivi di tutta l’India.

La sua armonica mescolanza di stili e la sua somiglianza per certi versi al Taj Mahal vi incanterà.

Vi indicheremo anche dove si trovano i punti di vista migliori sul Taj Mahal.

Guida alla visita dell’Agra Fort: dove si trova

Il Forte Rosso di Agra si trova sulle rive della Yamuna a 1,5 km dal Taj Mahal.

Guida alla visita dell’Agra Fort monumento da lontano

Vedi anche: Cosa vedere ad Agra – prossimamente online

Guida alla visita dell’Agra Fort: l’impero moghul

Essendo Agra la capitale del fiorente impero moghul, l’Agra Fort vide il susseguirsi di 4 generazioni di imperatori.

Il suo splendore esprime anche il potere di queste dinastie, che governarono l’India per oltre 3 secoli.

Si tratta di uno dei primi monumenti indiani ad essere stato dichiarato Patrimonio dell’UNESCO nel 1983.

Guida alla visita dell’Agra Fort ingresso al forte rosso

Guida alla visita dell’Agra Fort: la sua storia

La costruzione dell’Agra Fort si deve ad Akbar, il terzo imperatore moghul, che nel 1565 decise di sostituire un’esistente fortificazione della dinastia Lodi per costruire una nuova fortezza in arenaria rossa.

I lavori di costruzione durarono 8 anni decretando il Forte Rosso uno dei primi grandi forti moghul.

Pensato per essere un luogo soprattutto di utilizzo militare, la sua doppia cinta di mura alta oltre 20 metri si estende per 2,5 km con un fossato di una decina di metri alimentato dalla Yamuna.

Le modifiche di Shah Jahan

Il nipote di Akbar, Shah Jahan, il creatore del Taj Mahal, aggiunse palazzi di marmo bianco di Makrana all’interno delle mura fra il 1628 e il 1658.

Prese spunto da questo forte per costruire in seguito il Red Fort di Delhi.

Purtroppo trascorse i suoi ultimi anni imprigionato nel forte, potendo ammirare l’opera dedicata alla sua diletta moglie, solo dalle sbarre dei suoi appartamenti: suo figlio voleva il trono.

Suo figlio Aurangzeb decise infine di espandere il forte erigendo la seconda cinta di mura e facendo scavare il fossato, infestato dai coccodrilli.

La curiosità: sapevate che il forte ha un passaggio segreto per fornire una via di fuga alla famiglia reale? Naturalmente non è visibile.

Alla morte di Aurangzeb il forte subì vari danni ad opera dei regnanti successivi, non ultimi gli inglesi.

Attualmente, la maggior parte del complesso è usato dall’esercito indiano, non tutto è quindi visitabile.

Guida alla visita dell’Agra Fort

L’ingresso riservato ai visitatori, dove si trova anche la biglietteria è chiamato Amar Singh Gate, e si trova a sud. Non si tratta però dell’ingresso principale: il Delhi Gate, ora chiuso.

Ciononostante la sua maestosità impressiona, le mura massicce, l’arenaria rossa, tutto colpisce.

All’ingresso si può subito notare l’elegante Akbari Darvaza, la porta di Akbar, decorata con archi ciechi, porta di accesso alle mura interne.

Qui, come sempre in India, si trovano le postazioni scanner e metal detector, divise fra donne e uomini.

La salita oltrepassa il Jehangir Palace, che vedremo dopo, e conduce fino alla Moti Masjid, la Moschea Perla, purtroppo sempre chiusa al pubblico.

Ci fermiamo quindi poco prima nel grande giardino antistante la Diwan-I-Am, la sala delle udienze pubbliche.

Guida alla visita dell’Agra Fort terrazza con archi

La Diwan-I-Am

Si tratta di un ampio porticato dipinto in colori chiari, aperto su tre lati, con archi trilobati in rapida successione.

L’effetto prospettico è stupendo, gli archi sembrano inserirsi uno nell’altro e le decorazioni rendono il tutto assolutamente tridimensionale.

Da qui l’imperatore amministrava la giustizia e precisamente da un’alcova in marmo al centro della parete di fondo: la sua sala del trono.

Le decorazioni floreali sul bianco richiamano in modo indiscutibile quelle analoghe del Taj Mahal, ci si sente quasi davanti a un déjà vu, e in effetti era il trono di Shah Jahal, il suo costruttore.

Le grate presenti sul muro, in linea con la purdah, permettevano alle donne di corte di assistere agli incontri senza essere viste.

Subito a sinistra della sala del trono, imboccate la stretta scalinata interna: attraversato un grande cortile si arriva direttamente alle mura orientali del Forte, alla Diwan-I-Khas.

archi trilobati

La Diwan-I-Khas

La Diwan-I-Khas era la sala delle udienze privata.

Qui potevano accedere solo dignitari di rango elevato, ambasciatori e rappresentanti stranieri.

Si tratta di un Diwan-I-Am in scala ridotta, sempre aperto sui 3 lati, costruito in marmo bianco intarsiato e decorato con cura.

Dal terrazzino del Diwan-I-Khas è finalmente visibile lo stupendo Taj Mahal, da una prospettiva sopralevata e leggermente decentrata.

Il consiglio fotografico: se arrivate qui prima dell’alba e avete un teleobiettivo di almeno 100/150 mm potrete ammirare il sole sorgere dietro il Taj Mahal, per una foto sicuramente di grande effetto.

La veduta può essere anche migliore dal Khas Mahal. Verificate la posizione del sole all’alba tramite l’utilissima app Photopills.

La chicca: un tempo questa sala custodiva il leggendario trono del Pavone di Shah Jahan, intarsiato con pietre preziose, fra cui il famoso diamante Koh-i-Noor, di provenienza, appunto, indiana.

Purtroppo il trono non esiste più, ma il diamante è conservato nel museo della Torre di Londra, incastonato nella corona di Elizabeth Bowes-Lyon, la madre di Elisabetta II.

Scendendo qualche gradino si può ammirare dall’esterno la torre ottagonale del Musamman Burj.

Guida alla visita dell’Agra Fort edificio moghul
Guida alla visita dell’Agra Fort ragazza con monumento

Musamman Burj

Questa torre ottagonale in marmo bianco decorato e intarsiato con molta cura, ci trasporta all’epoca della prigionia di Shah Jahan.

La torre ottagonale fu costruita da Shah Jahan per l’amata moglie Mumtaz Mahal: la terrazza verso il fiume offre una vista magnifica.

Fu proprio da qui che Shah Jahan, prigioniero del figlio, trascorse i suoi ultimi 8 anni di vita, ammirando la sua opera in lontananza.

Poco oltre si prosegue verso lo Shish Mahal, chiamato anche il Palazzo degli Specchi, fino ad arrivare al Khas Mahal, il palazzo in cui Shah Jahan visse con la moglie diletta.

Da quest’area del forte la vista sul Taj Mahal è davvero meravigliosa e se avete un teleobiettivo potrete immortalare questo stupendo monumento bianco in tutto il suo splendore etereo.

Guida alla visita dell’Agra Fort edificio moghul bianco

Khas Mahal

Decorato con oro e pietre preziose, mostra influenze islamiche e persiane, mentre le decorazioni floreali sul marmo sono delicate e precise.

Proseguendo lungo le mura in questo tripudio di bianco e oro, si può attraversare un altro giardino ben curato fino a tornare al Jehangir’s Palace.

edificio moghul

Jehangir’s Palace

Tornati nel mondo dell’arenaria rossa, si pensa che questo edificio fosse stato costruito per il figlio di Akbar.

Gli stili sono molteplici e si fondono fra loro, fra India e Asia Centrale.

Il marmo bianco delle cornici spezza la continuità dell’arenaria per un effetto molto particolare, mentre le pareti intarsiate con cura colpiscono per la loro precisione.

In effetti le radici moghul sono principalmente afghane.

Da qui è possibile dirigersi nuovamente verso l’uscita, non prima di aver osservato i numerosi scoiattoli che si aggirano nel giardino, in mezzo a tanti fiori variopinti.

edificio rosso

Guida alla visita dell’Agra Fort: informazioni utili

Il Forte Rosso di Agra è aperto tutti i giorni dall’alba al tramonto.

I biglietti di ingresso possono essere acquistati online, anche se non è necessario.

Se visitate anche il Taj Mahal nello stesso giorno avete diritto ad una piccola riduzione sul costo dell’ingresso.

I periodi migliori di visita sono i mesi fra novembre e febbraio/marzo, anche se fra fine dicembre e gennaio le nebbie potrebbero oscurare la vostra vista, in particolare se decidete di fotografare l’alba sul Taj Mahal da qui.

Guida alla visita dell’Agra Fort padiglione moghul

Vedi anche: Fotografare il Taj Mahal: la nostra guida