I tour da El Nido, cosa si vede nel tour A
Aggiornato il 10 Gennaio 2020 da Sara
Oggi è una giornata a lungo attesa, quella del tour A da El Nido.
Siamo pronti!
Questo è uno dei tour più gettonati e a ragione, è davvero bellissimo.
Come si è svolto il nostro tour privato? Adesso ve lo raccontiamo, il nostro capitano Clark ha in serbo per noi una sorpresa inaspettata.
Vedi anche: Guida ai tour da El Nido, Palawan
Miniloc Island – Secret Lagoon
La prima destinazione del Tour A da El Nido è Miniloc Island, un vero angolo di paradiso!
La prima tappa è Secret Lagoon.
La bangka entra in un’insenatura di acqua color smeraldo col motore al minimo a causa della bassa marea.
Ai lati alte pareti di roccia, di fronte una meravigliosa baia di spiaggia bianchissima come borotalco, dietro la spiaggia altissime palme e solo un’altra bangka oltre a noi!
Una visione davvero mozzafiato.
Scendiamo sulla spiaggia e non possiamo fare a meno di fotografare da tutte le angolazioni possibili.
Non abbiamo mai visto una spiaggia così bella e particolare, contornata da così alte e appuntite scogliere.
Mentre beviamo l’acqua di un buonissimo cocco verde (li vendono in spiaggia), Arnold ci chiede se siamo pronti per vedere la Secret Lagoon.
Di fianco alla spiaggia, divisa da pezzi di roccia, ce n’è un’altra. Con la bassa marea è visibile un buco nella roccia.
Il buco porta a una laguna interna, dall’acqua color ottanio, circondata da alte scogliere.
Molto particolare, ma la spiaggia era una vera chicca.
Shimizu Island
Risaliti sulla bangka è ora dello snorkeling. Clark ci porta in prossimità di Shimizu Island, altra tappa del Tour A.
Siamo soli a fare snorkeling.
La vita sottomarina ci incanterà assolutamente, molto meglio di Matinloc.
Quest’area vince il premio per i coralli più belli, delle vere foreste di corallo, e per una particolarità: le sue “isole” di corallo pullulanti di vita che si alzano dal fondo sabbioso a creare delle torri.
Davvero stupendo.
Finito lo snorkeling ci divertiamo a prendere il sole sulle canne di bambù dei bilancieri e a salire e scendere dalla barca passando sulle canne (invece che con la scaletta), con prodezze equilibristiche.
Potremmo anche sbarcare sulla spiaggetta di fronte ma in realtà ci aspetta ancora il pezzo forte del tour.
E’ quasi mezzogiorno e da qui a poco ci apprestiamo ad assistere a un vero miracolo.
Big Lagoon
Navighiamo velocemente fino all’imboccatura di quella che viene chiamata Big Lagoon.
Arriviamo a un canale di acqua smeraldo e turchese cristallina e trasparente fra due pareti di roccia.
In questo momento è bassa marea, l’acqua arriva alle ginocchia, in pochi punti a malapena alla coscia e nessuno ovviamente si avventura nel canale.
Ma cosa fa il nostro capitano Clark? Spegne il motore, scende e percorre a piedi il canale di acqua bassa, lo scandaglia con lo sguardo.
La nostra bangka però è grande, già si sente la poppa che raschia il fondo.
Clark torna indietro e dà indicazioni a tutti, noi dobbiamo accucciarci tutti a prua per fare da contrappeso e tirare su la poppa, che è la parte più bassa a causa del motore, dopodiché lui e Arnold spingono a braccia i bilancieri della bangka verso l’interno di Big Lagoon.
Ad un certo punto arriviamo ad un grosso masso sporgente dall’acqua, non passa sotto le canne del bilanciere destro, così torniamo indietro e proviamo a farlo passare sotto le canne di quello sinistro.
Anche mio marito scende a spingere, il fondo gratta ma il capitano non demorde, quando arriviamo alla fine del canale la meraviglia è totale!
Riacceso il motore lo percorriamo fino alla fine, dopodiché torniamo nel punto più famoso, di fronte alla biforcazione presente in tutte le foto, e lì gettiamo le ancore.
Soli a Big Lagoon
Siamo soli, la magia è totale. Abbiamo le lacrime agli occhi per l’emozione.
Siamo a Big Lagoon, in un luogo normalmente preso d’assalto da centinaia di turisti al giorno!
E invece possiamo ammirare questa bellezza illuminata dal sole in totale solitudine, mentre la griglia cucina il nostro pranzo.
Clark ha fatto il miracolo, una cosa che sembrava impossibile.
Ci dice: “nessuno si arrischierebbe mai qui dentro durante la bassa marea, no?” 🙂
Poi annuncia che il pranzo è pronto. Solito tavolino all’ombra sotto la tettoia: piattone di frutta, piattone di insalata di cetrioli e pomodori, ciotolone di riso bianco e stavolta un delizioso sughetto di melanzane per condire il riso e del pesce che non conosciamo ma dal sapore tipo tonno.
E con quale vista!
Dopo pranzo abbiamo ancora una mezzora di solitudine prima di vedere i primi kayak che si avvicinano, seguiti a poca distanza da alcune barche.
Big Lagoon si riempie del vociare dei turisti, ma tanto nelle nostre orecchie riecheggia ancora il silenzio della solitudine appena goduta.
Quando vediamo arrivare decine di barche, il capitano decide che è ora di uscire, ma la magia che abbiamo vissuto proprio qui oggi non la dimenticheremo mai.
Peccato che tutto questo non sia più possibile ora, ma una regolamentazione era sicuramente necessaria.
Cercando di farci spazio a fatica fra kayak, barche e turisti a piedi, riusciamo a rifare il canale in senso inverso per uscire.
Small Lagoon
Anche qui la quantità di barche è notevole, ma in realtà la maggior parte di loro a quest’ora ha già finito il giro.
Arriva un noleggiatore di kayak e per 300 php ne prendiamo uno.
Schivati gli altri kayak arriviamo allo stretto ingresso nella roccia di Small Lagoon.
Tour in kayak
Anche questa è una tappa davvero carina. Navigare in questi spazi interni sotto il cielo è stupendo.
Avvicinandosi alle rive si notano i profili delle rocce che ci circondano, l’acqua è lattiginosa e quasi non se ne vede il fondo.
Notiamo degli anfratti nelle rocce e in uno di questi, largo al pelo quanto il kayak, entriamo, nella semioscurità: è una “camera” nella roccia di forma circolare, si notano i colori che l’acqua ha disegnato sulle rocce.
La volta di roccia è anche abbastanza alta con spuntoni di roccia che speriamo non cadano! Molto affascinante!
Ora siamo pronti per la nostra ultima tappa della giornata.
7 Commandos
La spiaggia scelta per il gran finale di questo tour sarebbe 7 Commandos, ma è abbastanza affollata, Clark ci dice che la spiaggia subito a fianco è altrettanto bella ma più tranquilla.
La spiaggia è in effetti stupenda, l’acqua limpida e cristallina, ci godiamo qui un po’ di relax fino alle 16.
Le conclusioni
Purtroppo la giornata di tour è ormai finita, abbiamo aspettato mesi per questo tour A da El Nido e non ci ha affatto delusi, è stato emozionante dal primo all’ultimo minuto.
Sentiamo già un po’ di nostalgia per queste giornate passate a navigare in lungo e in largo per l’arcipelago di Bacuit.
Non possiamo che consigliarvi questa stupenda esperienza!