Itinerario nelle ocre del Luberon: fra sentieri e villaggi provenzali
Aggiornato il 10 Febbraio 2023 da Sara
Fra le zone che più ci hanno colpito nel nostro tour della Provenza dobbiamo assolutamente menzionare l’itinerario nelle ocre del Luberon.
Potreste pensare di trovarvi nella famosa West Coast degli Stati Uniti, tant’è che qui esiste il Colorado Provençal, invece siete in Francia!
Scopriamo insieme questa zona magnifica.
CONTENUTI DELL'ARTICOLO
Parliamo del Luberon
La Provenza è una regione da sogno in cui mille colori si mescolano nella gioia di vivere.
Rosso, giallo, viola, verde… la natura nel suo splendore più pieno si rivela al visitatore.
Siamo sicuri che la Provenza coi suoi colori e le sue mille attrazioni conquisterà anche voi.
Questa zona del Luberon, in particolare, rivela i colori accesi delle sue ocre e non è possibile passare di qui senza dare un’occhiata, anche veloce, ai colori che offre.
Colori caldi che ipnotizzano il viaggiatore, in villaggi abbarbicati sulle colline, qualcosa che non si può descrivere ma solo vedere coi propri occhi.
Itinerario nelle ocre del Luberon: perché le ocre?
Le ocre illuminano con i loro colori fiammeggianti i paesaggi del Luberon, da Roussillon a Gargas, passando da Rustrel e il suo Colorado Provençal.
Qui il terreno è pieno di ossidi i cui colori riproducono l’intera gamma di colori fra rosso e arancio.
In questa zona, l’estrazione dell’ocra ha costituito un vero e proprio business, ecco perché le attrazioni che visiteremo nella nostra guida sono in realtà delle cave di questo minerale.
Le falesie di ocra sono in realtà composte da un buon 80% di sabbia e dal restante 20% di ocra.
A sua volta, l’ocra è composta da argilla bianca (caolinite) e idrossido di ferro colorato.
Itinerario nelle ocre del Luberon: la storia
Secondo gli storici, 100 milioni di anni fa, quando il Luberon era sommerso dall’acqua, degli strati di sabbia insieme a residui (alghe, coralli, vermi e crostacei) sono stati colorati in una tinta verdastra dalla glauconia, un minerale ricco di ferro.
Una volta emerse, queste superfici marine hanno subito le aggressioni del clima, estremo all’epoca, fra glaciazioni, caldo e piogge.
Progressivamente, si sono trasformate in sabbia di ocra, gialla o arancio, a volte rossa in base al calore.
Il colore di queste sabbie si deve infatti all’ossido di ferro.
Itinerario nelle ocre del Luberon: gli usi
Dalla preistoria le ocre hanno sempre servito come colorante.
Dal XIX secolo, però, con la produzione industriale, hanno trovato un posto tutto loro per la produzione di linoleum, caucciù, carta e cartone, ma anche per cosmesi, ceramica, tessile, belle arti e uso alimentare.
Nel 1929, anno di massima produzione dell’ocra, la Francia ne esportava ben 40 000 tonnellate l’anno, tutta proveniente da questa zona.
Il suo declino di fronte alla concorrenza dei coloranti artificiali è stato purtroppo inevitabile, infatti ad oggi solo una delle cave è ancora attiva.
Oggi l’ocra è usata soprattutto come colorante naturale per le costruzioni, ad esempio in stucchi, cementi e gessi.
Itinerario nelle ocre del Luberon: Roussillon e il Sentier des Ocres
Roussillon
Classificato fra i villaggi più belli della Francia, Roussillon vi conquisterà per la sua posizione panoramica, ma anche per i colori delle sue case, in tutte e 17 le tonalità dell’ocra.
Seguite la strada a spirale fra negozietti, laboratori e ristoranti per poter ammirare il panorama dalla sua terrazza.
Sentier des Ocres
La visita inizia con vari pannelli esplicativi prima dell’ingresso che vi daranno un’infarinatura generale sulla formazione dell’ocra, sulla sua lavorazione, sui suoi usi e sulle caratteristiche dell’ambiente in cui viene estratta.
Dopodiché si paga il biglietto di ingresso e si cammina fino al primo punto panoramico, da dove la vista su queste formazioni è davvero mozzafiato.
Scesa una scalinata in legno e possibile entrare proprio nel vivo di questi colori, toccarli con mano, ammirarli da vicino, prima di intraprendere il trekking.
Questo trekking sarà intervallato da pannelli esplicativi e passeggiate all’ombra.
Sentier des Ocres: i percorsi
I percorsi sono 2:
- corto, 30 minuti, identificato in giallo
- lungo, 60 minuti, in rosso
Noi abbiamo fatto quello corto, abbiamo apprezzato in particolare la parte iniziale del trekking, quella più panoramica.
Vi raccomandiamo scarpe adeguate, da trekking, perché in alcuni punti il percorso è in forte pendenza e può rivelarsi molto scivoloso.
Vi consigliamo anche di evitare di vestirvi di bianco perché l’ocra è veramente molto colorante, soprattutto sui tessuti. Noi comunque siamo riusciti a lavarla via con una spazzola e acqua fredda.
All’interno non ci sono servizi né bar e vi sconsigliamo di fare il sentiero con passeggini.
Essendo una zona protetta, è vietato fare picnic, fumare, accendere fuochi, raccogliere piante o sabbia. Rimanete sempre sul sentiero.
Non dimenticate, acqua, cappellino e, naturalmente una fotocamera per immortalare questi luoghi magici.
Informazioni: sia l’ingresso che il parcheggio sono a pagamento
Ecomusée de l’ocre (prima Conservatoire des Ocres)
Appuntamento in un’antica fabbrica di ocra a Roussillon, a 20 minuti a piedi dal Sentier des Ocres, per scoprire bacini, forni, mulini di ocre rosse e gialle.
I meccanismi di lavaggio (per permettere la divisione della sabbia dall’ocra), il forno, dove viene cotta, e i mulini sono stati restaurati per permettere ai visitatori di entrare nel vivo della lavorazione di questo minerale, dall’estrazione alla spedizione.
La visita è possibile da febbraio a ottobre.
Il centro propone giornate di workshop della durata di 3 ore per imparare le tecniche per usare pigmenti e coloranti naturali (su legno, acquerelli, tempere, lacche…) e altri di 6 ore per una vera e propria iniziazione alla pittura artistica e decorativa.
Sicuramente da non perdere se volete saperne di più sulla lavorazione di questi colori naturali e avete qualche ora da dedicare alla visita.
Tutte le informazioni sul sito okhra.
Itinerario nelle ocre del Luberon: Rustrel e il Colorado Provençal
La seconda tappa del nostro tour nelle terre ocra non può che essere Rustrel e il suo Colorado Provenzale.
Visitare il Colorado Provenzale è gratuito, a parte il parcheggio, e vale assolutamente la pena incantarsi davanti ai suoi panorami.
C’è da dire che arrivare alla parte più spettacolare del percorso non è immediato.
Dal parcheggio la strada ci è sembrata decisamente lunga, ma ne è assolutamente valsa la pena.
Queste cave di ocra, tuttora in funzione, sono ciò che rimane da 6 generazioni di estrazione di ocra.
Sono interamente proprietà privata, ecco perché è vietato uscire dai sentieri.
I sentieri sono due:
- quello Blu, da 2 km, che dura 40 minuti,
- quello Arancione, da 4 km, che ne dura 1h45
Anche qui vale la raccomandazione di indossare scarpe comode, meglio se da trekking, perché il terreno può essere molto scivoloso.
Prevedete abbondante acqua, anche se all’inizio del percorso, dopo la prima parte più impegnativa, potreste trovarla, se lo snack bar, buvette La Rinsoulette, è aperto.
Itinerario nelle ocre del Luberon: metodi alternativi di visita
In bici
Un modo divertente per visitare questa zona è sicuramente saltare in sella a una bici.
Stradine pittoresche e poco frequentate vi permetteranno di scoprire in circa 50 km i paesaggi più belli e i villaggi più affascinanti della Provenza.
Troverete 4 itinerari da seguire nel sito Parcduluberon.
Altre informazioni le troverete in leluberonavelo.
Cosa vedere nei dintorni
Mines de Bruoux
Se volete completare la visita delle ocre, questa deve essere sicuramente la vostra terza tappa.
Si tratta di un sito unico composto da 50 km di gallerie sotterranee da 15 metri di altezza.
Una vera e propria cattedrale di colori scolpita dagli esperti di ocre nel XIX secolo.
Questo labirinto può essere visitato in piccoli gruppi fra la primavera e l’autunno.
Gordes
Cosa dire di questo villaggio arroccato sulla collina?
Sicuramente non potete passargli accanto senza fermarvi ad ammirarlo.
Il punto panoramico è sulla strada per l’Abbazia di Sénanque ed è davvero stupendo.
Le abitazioni in pietra digradano sulla parete rocciosa per un effetto d’insieme molto suggestivo.
Purtroppo nella stagione turistica gli stretti vicoli sono presi d’assalto dai turisti.
Se volete visitarlo con calma privilegiate le prime ore del mattino oppure al tramonto, con le case color miele illuminate d’oro.
Vedi anche: I 5 luoghi più instagrammabili della Provenza
Village des Bories
A soli 4 km da Gordes potrete esplorare un villaggio di Bories, ovvero di abitazioni in pietra a forma di alveare.
La pietra secca è il principale materiale costruttivo di questo villaggio, che infatti risale addirittura all’Età del Bronzo.
Abbazia di Sénanque
Fra le immagini più emblematiche della Provenza, i campi di lavanda di fronte all’Abbazia di Sénanque danno il meglio di sé a luglio, mese di fioritura.
Per visitare l’abbazia è necessario partecipare a una visita guidata, ma per fare la foto di rito basta affacciarsi al muretto di fronte all’Abbazia.
Museo della Lavanda
A Coustellet non potete mancare il Museo della Lavanda più completo ed esaustivo della zona (ce n’è uno piccolo anche a Valensole ma ha solo dei pannelli esplicativi).
Il Museo organizza visite guidate della durata di 1 ora che è possibile prenotare in anticipo.
Potrete ammirare una fornita collezione di alambicchi in rame e assistere ai documentari sui lavori agricoli relativi alla raccolta e alla lavorazione della lavanda.
Una distilleria di olii essenziali
Se volete vedere dal vivo una distilleria di olii essenziali, a Apt troverete Les Agnels.
Organizzano visite guidate per scoprire la storia della famiglia proprietaria della fabbrica e per illustrare anche il procedimento di estrazione.
Noi l’abbiamo trovato molto interessante.
Vedi anche: Come si ottiene l’olio essenziale di lavanda