La Vereda Ponta de São Lourenço, PR8 Madeira: la nostra guida
Che ne dite di un trekking lungo la stupenda costa rocciosa di Madeira? In questa guida alla Vereda Ponta de São Lourenço vi portiamo in una vera e propria cartolina, percorrendo una penisola lunga e stretta che si protende nell’oceano Atlantico per diversi chilometri.
Fra tutti i trekking che abbiamo fatto, questo è entrato sicuramente nella top 3, sia per il panorama magnifico, che per la relativa facilità del percorso.
Vedi anche: Fare trekking a Madeira: miniguida a levadas e veredas
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Parliamo della Vereda Ponta de São Lourenço
Escursione ideale per la mattina presto o per il pomeriggio, la Vereda Ponta de São Lourenço vi porterà ad esplorare panorami molto particolari sulle scogliere rocciose a picco sul mare.
Idealmente potrebbe essere abbinata al miradouro di Ponta do Rosto, poco distante, soprattutto al mattino presto, ma anche fatta da sola per ammirare il tramonto dà il meglio di sé.
Si tratta di un percorso relativamente facile, soprattutto nella parte iniziale, ma viene classificato di difficoltà media probabilmente per l’ultima salita, un pochino tecnica a causa del sentiero non bellissimo e un po’ scivoloso.
Non possiamo quindi dire che l’intero trekking sia per tutti, ma fino a prima della salita finale sì.
Questo percorso di 8 km andata e ritorno sembrerà portarvi su Marte, ma il panorama che si gode dal punto finale è davvero da non perdere, sulle isole più esterne e il faro in lontananza.
L’unico “disturbo”, se così si può dire, saranno gli aerei che prendono questa rotta per atterrare all’aeroporto di Madeira, volando proprio a metà del trekking.
La Vereda Ponta de São Lourenço: dati tecnici
Partenza da Baia d’Abra – Caniçal sulla ER 109, 4 km sola andata da percorrere in circa 2/3 ore.
Altitudine minima 5 m, altitudine massima 126 m, ma variazioni di pendenza frequenti, circa 500 metri di dislivello su sentieri a gradini fra le rocce.
Difficoltà media perché soprattutto l’ultimo tratto è un po’ faticoso.
Nessuna ombra sul percorso.
Il sentiero è molto roccioso e irregolare in alcuni punti quindi bisogna fare molta attenzione.
Essendo molto esposto, nei giorni di forte vento potrebbe essere pericoloso nonostante le protezioni laterali sul vuoto.
La Vereda Ponta de São Lourenço: precauzioni e accorgimenti
Indossate scarpe da trekking con buona aderenza, abbiate sempre nello zaino un pile e un kway.
Portate abbondante acqua e snack, è possibile che Casa do Sardinha, il centro visitatori, non sia sempre aperto, com’è successo a noi.
Se volete ammirare il tramonto dalla punta non dimenticate una torcia per il ritorno.
Come arrivare
La Vereda inizia nella parte più orientale di Madeira, proprio dove c’è un grande parcheggio e la strada finisce in una rotonda.
Arrivare in auto è molto comodo, ma qui arrivano anche i mezzi pubblici, in particolare la linea 113 SAM.
Quando andare
Cosa importante da dire, diversamente dal resto dell’isola di Madeira, sulla penisola di São Lourenço i forti venti non permettono la vegetazione. A causa del clima semi arido, qui resistono solo arbusti bassi e non esiste nessun punto d’ombra in tutto il percorso.
Questo è un fattore fondamentale da considerare, perché il sole può essere molto forte.
Il consiglio di questa guida alla Vereda Ponta de São Lourenço, quindi, è di intraprendere il trekking al mattino presto oppure nel pomeriggio.
Noi l’abbiamo percorso un pomeriggio un po’ nuvoloso, ma abbiamo notato che sulla penisola spesso splende il sole nonostante le nuvole coprano il resto dell’isola.
Il vento può essere veramente forte ed essere pericoloso.
La Vereda Ponta de São Lourenço: il trekking
Parcheggiata l’auto siamo pronti per imboccare il sentiero PR 8 dopo la rotonda.
A una discesa segue un ponticello in legno e una salita, dopodichè inizia il trekking vero e proprio.
Il sentiero prosegue con una splendida vista sulle scogliere multicolori e alcune insenature naturali si aprono.
Sulla destra nel mare si possono vedere le gabbie rotonde in un cui si allevano le orate.
Il primo bivio porta a un punto panoramico su un’insenatura rocciosa in cui si può osservare il lavoro di erosione del mare sulla roccia vulcanica della penisola: il miradouro de São Lourenço
La trachite, scura e simile al basalto, si forma quando si raffreddano e solidificano le colate di lava.
Il tufo rosso è cenere vulcanica esplosa dal cratere che poi si compatta.
Il percorso prosegue fino a un passaggio in cui il sentiero diventa davvero angusto e si cammina proprio sopra una cresta: spettacolare.
In una giornata serena potete ammirare Ilhas Desertas nel mare più lontano.
Subito dopo, il sentiero si biforca e prendiamo a sinistra, fino a Littlebear Bay e Casa do Sardinha, dove è possibile usufruire dei servizi igienici (a pagamento) e bere qualcosa, ma solo fino alle 17.
Da qui il percorso sale in modo molto ripido, usufruite delle “scale” fissate al terreno perché la ghiaetta è molto scivolosa.
Il sentiero diventa poi una scalinata molto irregolare e ripida scavata in un corridoio di roccia.
Arrivati in cima potete finalmente godervi il Miradouro Ponta do Furado e la splendida vista.
Scendendo è possibile deviare verso la spiaggia sulla sinistra fino a Cais do Sardinha, un piccolo ormeggio, per poi risalire e riprendere il sentiero del ritorno.
La Vereda Ponta de São Lourenço: e i droni possono volare?
Come si può notare dagli screenshot presi dalla App portoghese Voa Na Boa, la penisola di São Lourenço è parzialmente in una no fly zone.
Oltre la “strettoia” a circa metà del percorso i droni possono volare e non dovrebbe quindi esserci nessun problema, ma è necessario fare molta attenzione e vi spiego perché.
In base al vento, spesso molto forte, che soffia a Madeira, gli aerei atterrano da un lato o dall’altro della pista poco distante.
Forse sarà un caso, non ne sono certa, ma studiandone le rotte in spiaggia a Machico 😊 ho notato che, se atterrano sulla pista da est, gli aerei si posizionano all’interno del corridoio rosso segnalato per la no fly zone ufficiale.
Se invece devono atterrare da ovest, si posizionano fuori dal corridoio, immediatamente sulla destra, come mostra la foto, per poi poter fare inversione più al largo e virare verso l’aeroporto.
Mi è capitato, infatti, di trovarmi ad alcune centinaia di metri di distanza dalla no fly zone segnalata molto precisamente sulla mappa, ma di ritrovarmi il drone in volo e proprio sopra di me un aereo in fase di atterraggio a circa 5/600 metri di quota.
Fermo restando che l’altitudine di volo massima consentita per i droni è di 120 metri, quindi non dovrebbero esserci problemi, ma non si sa mai, vi consigliamo comunque due cose importanti:
- Sicuramente non superare l’altitudine massima
- Se è possibile aprire l’app Flightradar col telefono di un amico per almeno rendersi conto di eventuali passaggi di aerei fuori dalla rotta prevista in modo da poter scendere di quota o allontanarsi (ovviamente con l’app di volo aperta è impossibile aprire anche Flightradar)
Come comportarsi col vento?
Sicuramente conoscete i limiti del vostro drone e sapete quando il vento è davvero troppo forte per tirarlo su.
Tenete solo presente, che in molti punti della penisola vi troverete praticamente sottovento e solo quando il drone sarà in quota vi renderete conto della forza effettiva del vento.
Fate attenzione al lato da cui soffia.
Il nostro DJI Air 2S ha volato senza problemi dalla fine del trekking fino al faro sull’isola più lontana, quindi circa 1500 metri, sicuramente aveva il vento a favore. Ma al momento di tornare indietro ha iniziato a dare messaggi di allarme, ad esempio “impossibile attivare il RTH automatico a causa del forte vento” e altri.
Ha iniziato inoltre a disegnare delle onde sulla mappa, invece di tornare in linea retta, segnale che era in difficoltà, ma la distanza era tanta.
In quel caso, conoscendo il lato sottovento, è utile abbassarlo verso il livello del mare riparandolo dal vento grazie alle scogliere. Tornerà indietro in un baleno, fino ad arrivare proprio sotto di voi, e in seguito lo si alzerà fino alla propria quota per recuperarlo.
Vedi anche: Visita al Posto Florestal do Fanal, la foresta magica di Madeira